SCARLINO – A meno di un anno dalla sua adozione è stato approvato il Piano Strutturale di Scarlino che ha ottenuto il via libera definitivo nell’utlima seduta del consiglio comunale. Si tratta del primo in Provincia di Grosseto posteriore all’approvazione del nuovo PTC della Regione Toscana.
Il piano, dice il vicesindaco Marcello Stella, identifica il Puntone come “Porta del mare” «con intervneti in equilibrio tra turistico ricettivo e residenziale per far vivere la frazione tutto l’anno». «Per quanto riguarda la viabilità sono previsti sistemi di rotatorie a monte e a valle della provinciale delle Collacchie e una bretella intorno alla zona 167 per aggirare il fastidioso incrocio con semaforo».
Per il nuovo piano Scarlino capoluogo sarà “la città storica”: qui si prevede «la ricucitura con la zona Valle Zona167 con la valorizzazione di spazi pubblici e dei percorsi di viabilità esistenti».
Scarlino Scalo invece è definita come “Porta a Terra”: dovrà essere riqualificata con un vero centro urbano cittadino. Tra gli interventi più importanti: la risoluzione del rischio idraulico. Previsto il potenziamento degli impianti sportivi e la riqualificazione della frazione delle Case.
Un lavoro quello del piano strutturale che parte da lontano. «Tutto è cominciato nel mio primo mandato da assessore all’urbanistica – ricorda il sindaco Maurizio Bizzarri – con la maggioranza politica mettemmo in discussione il Piano Strutturale del 1999, ritenuto troppo pesante per le quantità di volumi da realizzare e di scarsa qualità urbanistica negli interventi programmati».
Un lavoro quello del piano che prima venne affidato a Vezio de Lucia e poi all’architetto Graziono Massetani.
«Dopo l’adozione del 26 agosto 2011 – spiega Bizzarri –, abbiamo ricevuto contributi sostanziosi in termini di proposte: 55 osservazioni complessive di cui 4 non accolte e 14 non pertinenti da parte delle varie categorie, alle quali sono state date risposte dal progettista e poi approvate in consiglio comunale».
«Grande importanza è stata data alla fase partecipativa con ben 4 assemblee pubbliche, i forum di agenda 21, 12 commissioni urbanistiche oltre a circa 200 incontri con l’ Architetto Massetani e l’ufficio del Piano»