FIRENZE – Interconnessioni fra acquedotti, dissalatori, interventi per la riduzione delle perdite e la costruzione di pozzi per l’uso di risorse non sfruttate: è il complesso di opere urgenti, 326 per l’esattezza, che saranno realizzate da qui al 2014 in tutta la Toscana per ridurre drasticamente il rischio siccità, particolarmente sentito a Grosseto dove i deficit pioggia si attesta su -46%, il più grave di tutta la regione.
Il presidente Enrico Rossi ha appena firmato il decreto che dà il via alla realizzazione del programma di interventi per un valore complessivo di 112 milioni di euro che saranno divisi in due stralci, quello con le opere che saranno realizzate nell’immediato, ovvero da ora alla fine di agosto o per la fine del 2012, e l’altro con gli interventi che saranno pronti per la fine del 2014. per quanto riguarda la prima trance per l’Ato 6 Acquedotto del Fiora, che riguarda anche la provincia di Grosseto, sono previsti
cinque interventi per un totale di 1.617.192 euro, cifra già coperta totalmente dalla tariffa del servizio idrico integrato, dal 2013 al 2014 invece sono previsti 12 interventi per un totale di 10.210.910 euro a totale copertura finanziaria, e altrettanti interventi per l’ammontare di 10.123.825 euro per cui è prevista una copertura del 38%.
Si tratta di un piano complesso che ha già visto l’inizio. La Regione Toscana lo ha approntato sensibilizzando i gestori – che hanno risposto prontamente – sull’importanza di definire rapidamente i programmi e gli interventi sollecitando anche l’uso di strumenti di semplificazione amministrativa come la legge regionale 24 che, appunto, ha lo scopo di velocizzare la loro attuazione.
Il primo stralcio prevede 180 interventi per un valore totale di 27 milioni di euro. Tutti hanno totale copertura finanziaria da parte dei gestori grazie alle risorse della tariffa del servizio idrico integrato. L’altro stralcio (2013-2014) prevede 115 opere (coperte interamente ) più 31 (copertura parziale ma che sarà totale grazie a una riprogrammazione delle risorse già in corso) per un totale di oltre 85 milioni di euro.
Al momento si registra un calo di tutte le risorse per la prolungata assenza di piogge. Le piogge di maggio e giugno hanno portato ad un modesto miglioramento della situazione generale che rimane tuttavia molto critica soprattutto per gli acquiferi sotterranei che non hanno beneficiato in alcun modo delle piogge, ed anzi hanno visto un progressivo abbassamento del livello di falda anche in conseguenza degli aumenti degli usi, soprattutto di quelli irrigui. Sebbene su base regionale la situazione sia restata pressoché invariata rispetto ai dati di maggio, quando il deficit si attestava a circa meno 26%, nelle province di Grosseto, Arezzo, di Livorno, di Pisa e di Siena si registrano deficit pluviometrici che si attestano su meno 40% circa, con la punta massima di Grosseto (-46%). Unica eccezione la provincia di Massa dove si registrano dati prossimi alla media storica con deficit pluviometrico pari a meno 5%.
Per quanto riguarda i fiumi, in generale si registrano livelli nella media degli ultimi 15 anni, anche se nella seconda metà del mese di giugno, si registra un significativo abbassamento in particolare nei bacini centro-meridionali. Situazioni di particolare criticità, peraltro in progressivo aumento, si rilevano sull’Ombrone Grossetano e sull’Elsa dove i livelli raggiungono i nuovi minimi storici del periodo. Per quanto riguarda le falde, grazie al monitoraggio attivato recentemente, la situazione 2012 rispetto a quella del 2011 registra significativi abbassamenti (dal 25 al 35%) nel Valdarno Inferiore, nella Piana Costiera Pisana, nella Val di Chiana, nella Piana di Grosseto ed infine lungo la costa tra Cecina e e San Vincenzo. Negli altri acquiferi, i livelli sono stabili o con abbassamenti compresi tra il 5 ed il 10%.