FOLLONICA – Sulla Tirrenica interviene nuovamente il coordinamento No Sat con una analisi della situazione e una nuova proposta: togliere a Sat la concessione e far valutare all’Università i vari progetti perché valuti quello più vantaggioso per le popolazioni che abutano i territori attraversati. «C’è chi a Nord e a Sud di Grosseto, pervicacemente, continua a richiamarsi al progetto CIPE 2008, come l’unico valido e “legittimo”. – afferma il Coordinamento No Sat il Nodo di Follonica e Grosseto – No Sat ricorda che tale progetto era, invece, una vera e propria truffa contro noi, i nostri figli e nipoti, prevedeva infatti negli allegati, a fronte della dichiarazione della costruzione “senza alcun onere da parte dello stato”, una clausola mascherata e truffaldina, per cui Anas avrebbe dovuto ripagare a Sat i 3,8 miliardi di euro del costo dell’opera alla fine della concessione.»
«Tutto questo è stato smascherato e bocciato dalla Corte dei Conti, – ricordano i No Sat – e il progetto CIPE 2008 cassato. Il progetto CIPE 2008 non esiste più! Bisognerà che qualcuno se ne faccia una ragione. Oggi esiste un progetto diverso, anch’esso, a nostro parere, una “truffa” ed è su quello che bisogna ragionare. Questa comunicato è redatto per provarci… I problemi più visibili che il progetto odierno pone sono due: a Nord di Grosseto il “furto” della Variante Aurelia. Su questo non ci sono variazioni tra il vecchio progetto ed il nuovo, se non l’eliminazione di quelle opere “compensative” che servivano ad “ammorbidire” le amministrazioni locali e delle esenzioni al pedaggio che SAT, per bocca dei suoi amministratori afferma di non poter concedere e che sindaci e governatori sventolano invece come arma di distrazione di massa dal furto della Variante.»
«A Sud di Gosseto – continua il Coordinamento – il “furto” della statale Aurelia e le controversie sul tracciato nel tratto Orbetellano. Che in quel tratto ci sia bisogno di un intervento per aumentare la sicurezza della viabilità (che ha un’incidentalità per chilometro doppia rispetto all’Italia e alla Variante Aurelia) e diminuire il peso del traffico pesante è un’osservazione di semplice buonsenso. I problemi nascono quando si deve decidere come farlo.»
«Le ipotesi sono molte, – si legge nella nota dei No Sat – Variante retro collinare (Cipe 2008), costruzione Tirrenica in situ sull’Aurelia (Cipe 2010), Variante che attraversa il massiccio in galleria, semplice ammodernamento e messa in sicurezza dell’Aurelia (Anas 2001). Il coordinamento Territoriale No Sat formula perciò una proposta su cui ragionare, convergere unitariamente e poi lottare per renderla reale: togliere la concessione a Sat, sottoporre le varie ipotesi ad un ente terzo (Università italiana o americana o inglese) che le valuti analizzando i costi, i benefici, la fattibilità e sostenibilità finanziaria, i vantaggi/svantaggi per popolazioni, economia, turismo e agricoltura, il consumo di territorio e quant’altro (magari insieme a tecnici rappresentanti delle popolazioni residenti), che poi dia delle indicazioni… una specie di inchiesta pubblica, ma ad un livello superiore. Sappiamo che fare una proposta del genere dovrebbe essere compito della politica, ma vista la sua assenza e latitanza in molti comuni – concludono dal Coordinamento – ci sentiamo in dovere di farlo noi. Cittadini tra i cittadini.»