GROSSETO – Servono regole per il taglio e la potatura del verde pubblico. A chiederle Massimo Felicioni, capogruppo della Lista civica Grosseto Oggi: «Non siamo certo esperti di alberature, potature, ornitologia e compostaggio. – afferma Felicioni – Condividiamo però la critica (e non la polemica) che giustamente hanno mosso coloro che hanno a cuore la nostra salute, quella del territorio, la qualità della vita: troppi pini abbattuti e una gestione del verde quantomeno discutibile. Ben vengano quindi comitati, coordinamenti e associazioni perché sono tra i pochi che hanno il coraggio di parlare chiaro. Se poi tutto questo a qualcuno da fastidio perché vuole essere libero di rovinare il patrimonio pubblico a proprio piacimento il problema deve rimanere solo suo.»
«Anche a parer nostro la questione di via Mascagni è assurda. A Grosseto da troppi anni, purtroppo in molti ambiti, regna il cattivo gusto: – sostiene Grosseto Oggi – e il verde è una delle vittime. Forse l’obiettivo è rendere la città un deserto. Parlare oggi di nidificazione degli uccelli e preoccuparsene può sembrare ridicolamente romantico anziché corretto rispetto all’interesse naturalistico che di ridicolo non ha nulla. Il taglio dei pini in via Mascagni, per esempio, poteva essere trattato con gradualità, per porzioni e magari con un giusto programma di potatura e reimpianto di nuove piante più adatte al contesto. Invece un patrimonio di “ossigeno” è stato azzerato drasticamente creando una eclettica rotatoria da lungomare francese. E di questi impuniti e deliberati scempi dovremmo esserne tutti entusiasti?»
«Un tempo a Grosseto esisteva il verde: negli anni ’70 fu da non pochi definito un capoluogo sullo stile di una “città giardino”. Oggi invece – si rammarica Felicioni – esistono gli esperti e con loro le piazze assolate, le vie nude incorniciate da architetture residenziali discutibili e una immagine di città in alcune sue parti desolata, in altre confusa. Grosseto Oggi aveva trattato questo tema nel proprio programma elettorale e ribadisce ancora una volta il concetto ad alta voce perché qualcuno, con un po’ più di modestia e collaborazione, comprenda: serve un Regolamento del verde urbano con annessi e connessi, redatto secondo una oggettività scientifica e non – conclude il capogruppo di Grosseto Oggi – secondo gusti e pareri personali talvolta confutabili.»