di Annalisa Mastellone
GAVORRANO – Serata intima e familiare quella con cui sabato scorso la moglie e gli amici di Mauro Cavallari hanno ricordato l’ex presidente Auser, scomparso nel maggio 2011. “Progetto Mauro, lo sguardo oltre” ha riunito alla casa del popolo tantissime persone legate a Cavallari che hanno voluto partecipare alla cena di beneficenza con spettacolo in favore della Caritas organizzata in suo nome: il ricavato è di 4mila e 280 euro che serviranno ad acquistare generi alimentari a lunga conservazione per rifornire il “banco alimentare” gestito nella parrocchia di San Giuseppe artigiano. Una somma importante, raggiunta non solo grazie ai presenti, ma anche a chi non lo era fisicamente e ha voluto lasciare il proprio contributo, e grazie alla quale verranno aiutate oltre 200 persone in difficoltà che bussano alle porte della Caritas perché non hanno da mangiare. Un fine solidale per un’iniziativa messa in campo per ricordare un amico, padre e fratello per tanti, che ha fatto della sua vita una missione al fianco dei più deboli.
“Il titolo della serata “Lo sguardo oltre” – hanno detto la moglie Tiziana e gli amici di Cavallari – rispecchia l’essenza del modo di essere di Mauro che ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità e nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. E Mauro ha colpito ancora: la serata è andata molto bene, grande partecipazione e contributi sono arrivati anche da chi non ha potuto presenziare. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita dell’iniziativa, tutti gli artisti e soprattutto coloro hanno voluto tangibilmente partecipare”.
Alla “festa” in onore di Mauro, che si ripeterà ogni anno nel mese del suo compleanno, sono intervenuti il prosindaco Elisabetta Iacomelli e Vasco Sammicheli, presidente dell’Auser gavorranese, che hanno voluto ricordare “l’uomo semplice ed esempio di umanità che ha fatto del volontariato gavorranese un simbolo del territorio”. La serata è andata avanti, tra una portata e l’altra, con esibizioni dal vivo di artisti gavorranesi molto legati a Mauro Cavallari: sul palcoscenico allestito per l’occasione si sono esibiti Erminio Sinni, Luna, Riccardo Nucci e la Compagnia del Riccio, il coro polifonico gavorranese che ha per “madrina” l’Auser di Gavorrano.
A fine serata, con un lungo applauso è andato a Mauro il saluto caloroso di tutti i presenti, a cui è andato l’invito degli organizzatori in un “pensiero” scritto dagli amici e letto con gioia e commozione dalla moglie di Mauro, Tiziana:
“Questo pensiero, lo dedichiamo non solo a Mauro, ma a tutti voi che siete qui presenti desiderosi di sentirvi partecipi dell’evento. Le parole, che sono spesso retoriche, raramente arrivano al cuore, allo spirito, all’intimità di chi è in ascolto, e allora abbiamo pensato di rivolgerci a voi con un messaggio che vuole soltanto stimolare quella che noi amiamo definire “la passione”. Siamo riuniti qui per Mauro, certo, ma non soltanto per lui, siamo qui anche per noi stessi, per sentirci partecipi di un momento che comunque ci appartiene, appartiene ad ognuno di noi, in forme diverse, con intensità diverse, in grandezze diverse, ma è proprio di tutti noi. E’proprio la partecipazione il punto, l’aspetto che deve coinvolgerci in un abbraccio virtuale e globale, sappiamo tutti che è quello che Mauro ci chiederebbe di fare, ed è ciò che dovremmo approfondire nei nostri momenti di riflessione. I grandi pensatori, ma anche i grandi autori, uno per tutti Giorgio Gaber, hanno parlato, hanno scritto, parlano e scrivono ancora oggi, con convinzione , della partecipazione come la forma più stimolante del nostro vivere. E’ un invito, per tutti coloro che fanno della partecipazione attiva un punto fermo della propria esistenza, a proseguire nel cammino nonostante le delusioni che si incontrano, al non farsi sconfiggere dallo sconforto. E’ un invito anche per tutti coloro che vorrebbero esserci ma non hanno ancora trovato la forza, il coraggio; fatevi aiutare dagli amici, da chi già è operativo. Partecipazione attiva: è questo il messaggio che dobbiamo raccogliere, il messaggio che Mauro vuole trasmettere a tutti noi. Salutiamo Mauro con un grande applauso ed un grazie per l’esempio che ci ha lasciato, un grande esempio di umanità. Questa è un’eredità culturale che dobbiamo custodire gelosamente nei nostri cuori”.
(per ingrandire le foto cliccare sulle immagini)
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