FIRENZE – I mini ospedali Toscani non sono a rischio perché si tratta di presidi irrinunciabili in territori particolari. Questo, in sostanza, il pensiero di Luigi Marroni, assessore alla salute della regione Toscana. «Occorre guardare al sistema toscano come a una rete complessiva che opera attraverso dei nodi» e in quest’ottica «il concetto di piccolo ospedale viene superato dalla nostra organizzazione», osserva l’assessore toscano al diritto alla salute Luigi Marroni in merito alla spending review del Governo.
In Toscana, ricorda l’assessore «la razionalizzazione degli ospedali è stata fatta da 15 anni a questa parte e le strutture sono passate da 98 a 40. I piccoli ospedali, intesi per numero di letti sono 19, ma dal punto di vista organizzativo molte di queste strutture sono sedi distaccate di altre più grandi, o dei dipartimenti». In quest’ottica, spiega ancora Marroni «i piccoli ospedali rimanenti sono 13. Queste strutture sono privilegiate per la loro collocazione particolare, per l’assistenza di prossimità che possono offrire in territori particolari. In alcuni casi, come ad esempio quello di Pitigliano per le biodiscipline, questi ospedali hanno competenze uniche nel panorama regionale o nazionale».
In provincia di Grosseto, lo ricordiamo, sono tre gli Ospedali sotto i 120 posti letto: Pitigliano, Orbetello e Castel del Piano.