FOLLONICA – La lista civica Follonica Libera ritorna sulla proposta di ospitare i terremotati nei villaggi turistici chiusi di Follonica. «E’ finalmente giunta a mezzo stampa la positiva risposta da parte dei villaggi alla nostra proposta di poter accogliere i terremotati emiliani. In questa lettera i villaggi ci spiegano perché questa interessante proposta non possa essere accolta. Restiamo sorpresi – affermano in una nota da Follonica Libera – nell’apprendere le ostinate motivazioni dell’Amministrazione che tengono i villaggi chiusi e privano la citta’ di molti posti di lavoro diretti o indotti in un momento di bisogno come quello che stiamo attraversando. In pochi sanno che il tribunale di Grosseto con sentenza del 22 dicembre 2011 ha assolto il Presidente del MareSi dal reato di abuso edilizio.»
«Ad oggi quindi – continuano a scrivere – si tengono chiusi i villaggi con la motivazione che essi non dovrebbero fare agevolazioni ai loro soci e non potrebbero gestirsi da soli. Ci sembrano motivazioni piuttosto strane dal momento che chiunque di noi che possiede una semplice tesserina socio della Coop si rende conto di aver diritto a periodici sconti particolari sugli alimentari riservati esclusivamente ai soci. Per il codice civile italiano infatti, una società cooperativa è una società costituita per gestire in comune un’impresa che si prefigge lo scopo di fornire innanzitutto agli stessi soci (scopo mutualistico) quei beni o servizi per il conseguimento dei quali la cooperativa è sorta.»
«In secondo luogo – prosegue Follonica Libera – i villaggi fanno presente gli ingenti danni che stanno subendo. Chiaramente, in caso di vittoria legale, qualcuno dovrà pagare e noi immaginiamo che tale richiesta supererà di gran lunga i 5 milioni di euro che non sono certamente nella disponibilità dei responsabili. La possibilità è molto alta come dimostrano le cause recentemente perse e i danni che il Comune di Scarlino ha dovuto pagare ad un architetto, oppure la causa milionaria persa dal Comune di Follonica per via Golino. Quindi se ne deduce che è molto alta la possibilità che a pagare alla fine siano gli stessi cittadini che oltre a ritrovarsi con meno posti di lavoro disponibili dovranno anche rimborsare i villaggi. Insomma per noi follonichesi oltre al danno anche la beffa visto che, grazie alla Baldi, il mancato guadagno dei villaggi – concludono – lo dovremo pagare di tasca nostra.»