Firenze – “Riteniamo opportuno avviare una riflessione sulla possibilità di incentivare interventi per il miglioramento sismico degli edifici, sia pubblici sia privati, con uno strumento che non rivesta il carattere di eccezionalità o di temporalità limitata, ma che sia in grado di incidere in maniera sistematica per elevare gli standard di sicurezza degli edifici in cui i toscani risiedono o lavorano”. Questo il passaggio di una lettera predisposta dal presidente della commissione Territorio Vincenzo Ceccarelli (Pd), indirizzata agli assessori regionali all’Ambiente e all’Urbanistica Anna Rita Bramerini e Anna Marson.
Nel testo, condiviso da tutti i componenti della commissione, si richiama la mozione sull’attività di prevenzione sismica in Toscana, approvata dal Consiglio regionale lo scorso 13 giugno, in cui si “constata che l’intero patrimonio edilizio pubblico/privato è potenzialmente a rischio, seppure con gradazione differenziata in relazione a numerosi fattori tra cui la pericolosità sismica e la vulnerabilità degli stessi edifici”.
“Considerato – si legge ancora nel testo – che è in fase di revisione la normativa regionale sul governo del territorio, a partire dalle esperienze già fatte di attività sperimentale di prevenzione e dall’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza del nostro patrimonio edilizio, potrebbe essere considerata la possibilità di introdurre incentivi economici e urbanistici per interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia o che comunque corrispondano alla tipologia del miglioramento sismico”.
“I tragici eventi che hanno duramente colpito le popolazioni dell’Emilia Romagna – continua la lettera – hanno riportato all’attenzione di tutti i soggetti che hanno potere decisorio, la necessità di ricercare delle soluzioni che possano incidere in modo sempre più rilevante sulla prevenzione per la riduzione del rischio sismico”.