di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Un venditore ambulante si aggira in spiaggia con l’intento di vendere bandiere tricolori, trombette e altri accessori adatti ad amplificare il tifo dei sostenitori azzurri. E’ il segnale inequivocabile che l’attenzione per Italia-Spagna, in programma a Kiev, ha raggiunto livelli massimi anche tra chi non è propriamente un tifoso. Intanto negli stabilimenti balneari, nei bar e in altri esercizi pubblici è scattata una sorta di caccia al tifoso, vince chi riesce ad attirarne di più. Il pacchetto che va per la maggiore è costituito da cena, maxischermo, compagnia ideale per seguire al meglio la finale del campionato europeo. In buona sostanza il tentativo è quello di unire l’utile al dilettevole, sfruttando al meglio l’occasione dal punto di vista del ritorno economico. Non sono da meno le pizzerie da asporto che attengono di essere sommerse dalla valanga di prenotazioni, inevitabilmente concentrate attorno alle 20:00. Non c’è niente da fare In Maremma l’attesa è crescente e vissuta sul filo di pronostici, scaramanzie, ricorsi storici.
Il rovescio della medaglia è costituito da una minoranza di persone disinteressate dalla finale. Per loro sono garantite strade cittadine dalla viabilità particolarmente scorrevole e un’assoluta tranquillità cittadina almeno per due ore. In effetti rassegna continentale e azzurri non hanno mai avuto grande feeling, in quanto l’ultimo successo è datato 1968, altra epoca, altro calcio, altra Europa, ma anche questo aspetto non fa altro che accrescere l’attesa per l’evento. Un merito, indubbiamente, la Nazionale di Prandelli l’ha conquistato sul campo. In un’estate tormentata dai problemi economici dell’Europa, ha regolato sprazzi di spensieratezza partita dopo partita. Quella spensieratezza che in molti si augurano di vivere ancora, giunti all’atto conclusivo della manifestazione, prima di tornare ad occuparsi nuovamente dei problemi quotidiani, legati soprattutto ad una economia disastrata che, purtroppo, affligge anche la Maremma. L’augurio ovviamente è quello di poter festeggiare , ipotizzando non solo leggerezza d’animo, ma anche che l’eventuale successo calcistico faccia da traino ad un intero paese in difficoltà.
Buona partita a tutti.