SCARLINO – Raccolta differenziata a Scarlino: i cassonetti davanti alla Coop non sono stati svuotati dal Coseca. La scelta è stata fatta dopo che più volte nei contenitori, invece di dividere e differenziare, era stato trovato di tutto. Il sindaco Maurizio Bizzarri ricorda come nel 2010, sia stata avviata la raccolta porta a porta, a Scarlino Scalo, e tolto i cassonetti dalle strade; l’operazione ha riscosso «grande successo e anche grandi numeri, tanto che è aumentata la nostra percentuale di raccolta differenziata comunale. – afferma il sindaco –Tutto bello, eccetto un piccolo problema: qualcuno, apparentemente seguace del porta a porta, evidentemente non ha tempo per differenziare i rifiuti nei soliti sacchetti colorati, e preferisce fare un unico sacchetto, indifferenziato ovviamente, e apporlo nei bidoni (fuori e dentro) superstiti dei centri abitati vicini o in quelli ancora presenti, seppur destinati ad altri soggetti e scopi, a Scarlino Scalo. E tra questi punti, quello più gettonato, magari comodo, è proprio in mezzo a Scarlino Scalo, cioè al punto vendita della Coop. La Coop di Scalo infatti ha un’area adiacente al negozio, di proprietà della stessa Coop, dove c’è una serie di bidoni per la raccolta differenziata del negozio.»
«L’accordo tra Coop, Comune e Coseca – prosegue Bizzarri – era quello che la Coop avrebbe recintato l’area, privata appunto (come è stato fatto da altri privati nella frazione) creando una sorta di isola ecologica più gradevole, non accessibile ai cittadini ma solo ai dipendenti Coop (per il deposito) e Coseca (per la raccolta). Ma il tempo è passato e della recinzione neanche l’ombra. In questi due anni ho parlato ripetutamente con i Funzionari dell’ufficio patrimonio della Coop di Riotorto, i quali mi hanno più e più volte assicurato interventi immediati, ma ad oggi niente. Ieri mattina il personale del Coseca, giustamente, non ha effettuato il ritiro davanti al negozio Coop, e questo ha ovviamente creato una situazione di criticità, maleodorante e sporca, segnalatami da moltissimi cittadini. Speravo che realtà come la Coop, molto legate anche al sociale facesse di tutto per aiutare un Comune come il nostro, che sta semplicemente cercando di attuare politiche virtuose di raccolta dei rifiuti. Invece sbagliavo. Il disagio a Scalo è insostenibile, sia per la location centrale del negozio, sia per l’aumento dei clienti nella stagione estiva; spero che dopo questo sofferto comunicato – conclude Bizzarri che sottolinea anche come la spesa per Coop sarebbe di pochi migliaia di euro – e una nota di sollecito che stamani ho inoltrato alla Coop di Riotorto, qualcosa riesca ad essere fatto dato che la Coop siamo anche noi»