FIRENZE – La crisi c’è e resiste. Sembra questo il riassunto dell’analisi sulla richiesta della Cassa integrazione in deroga in Toscana. Dal 2009 al 2012, da maggio a giugno, ci sono state trentasettemila domande di cassa integrazione in deroga richieste e 35.605 autorizzate: poco meno di diecimila aziende coinvolte, oltre 55 mila lavoratori interessati e quasi 63 milioni di ore, per un costo di oltre 616 milioni di euro.
I dati sono stati diffusi oggi a Firenze dall’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini durante la firma del protocollo d’intesa con l’Inps.
Negli ultimi tre anni il picco è stato nel 2010, più di diecimila richieste autorizzate: nel 2011 sono state 8.813. Ancora di più sono state nel 2012: 7.826 richieste in appena sei mesi, conto aggiornato al 27 giugno, anche se il dato è in parte drogato dal fatto che prima molte aziende facevano una richiesta unica all’inizio dell’anno ed ora ne fanno più di una.
La Toscana comunque sembra andare meglio della media italiana, soprattutto se si prendono in considerazione le ore complessive di cassa integrazione e non solo quella in deroga, che in Toscana sono di più perché più numerose sono le piccole aziende con meno di 15 dipendenti.
In termini assoluti le ore autorizzate nella regione nei primi cinque mesi dell’anno sono state circa 18 milioni e 645 mila che sono equivalenti a circa 31.600 posti di lavoro full-time teorici.
In Toscana, rispetto alla media italiana, è maggiore l’incidenza della cassa integrazione in deroga e decisamente minore quella ordinaria.