di Annalisa Mastellone
GIUNCARICO – “Insopportabile vivere tra escrementi e cattivi odori: i gatti devono andar via dal centro storico”. E’ una protesta che va avanti “inascoltata”da due anni quella di un gruppo di cittadini giuncarichesi che, nonostante una petizione presentata in Comune, continua a chiedere all’amministrazione di spostare le colonie feline presenti all’interno del paese per la troppa sporcizia e i tanti disagi che la scarsa igiene causa a residenti e commercianti. Tra questi, un ristoratore del centro storico, che si è rivolto a un avvocato perché esasperato “dalla grave condizione igienico-sanitaria” in cui è costretto da lunghi mesi a svolgere la sua attività, in piazza del Popolo. Qui, in entrambe le vie adiacenti la piazza e come indicato da due cartelli che le segnalano, ci sono due colonie che vengono gestite da due “gattare”, le quali a quanto lamentato però si occuperebbero soltanto di dar da mangiare ai gatti, senza provvedere alla loro sterilizzazione e alla pulizia delle zone interessate. Con conseguente aumento dei mici e “luoghi invasi da escrementi e deiezioni di ogni tipo”. Tutto nel cuore antico del paese, vicino alle case e agli unici esercizi commerciali di Giuncarico, “dove quelle colonie non potrebbero stare”.
“Il mio cliente – spiega l’avvocato Silvia Muratori – è stanco, e insieme a lui tanti giuncarichesi, di dover fare i conti con la grave condizione igienica dovuta alla presenza delle due colonie. Feci, sporcizia e cattivi odori creano disagio a residenti e attività. Attività, come il ristorante in questione ma anche altre presenti, dove l’igiene è fondamentale. I felini continuano a riprodursi e negli ultimi due anni si sono moltiplicati fino a oltre 40 a causa della mancata adozione delle prescrizioni sanitarie stabilite dalla legge: le “gattare” che l’amministrazione si presume abbia individuato come responsabili della gestione delle colonie, non si sono affatto preoccupate di attrezzarle con postazioni di ricovero, né si sono curate della sterilizzazione degli animali o provvedere alla disinfezione dei luoghi”.
Ma il problema più grosso secondo la Muratori, è che quelle colonie “devono per legge – sottolinea – essere poste a debita distanza dalle abitazioni, in aree possibilmente pubbliche e dedicate”, per questo col suo assistito ha chiesto all’amministrazione quando e in che modo sono state istituite. “A quanto risposto a settembre dall’allora sindaco Massimo Borghi – aggiunge -, abbiamo scoperto che in realtà le colonie feline non sono autorizzate: il Comune non ha adottato alcun provvedimento di individuazione delle stesse, se non un’ordinanza del 2002 in cui la giunta Fabbrizzi accordava all’Asl di Massa Marittima il permesso di effettuare la sterilizzazione dei gatti segnalati a Giuncarico. Null’altro”. L’amministrazione ha fatto sapere comunque che è a lavoro per trovare la soluzione più adatta.
“Intanto – precisa -la situazione sta diventando sempre più insostenibile per il mio cliente, che a seguito delle lamentele formalmente presentate in Comune, è stato oggetto di una serie di “vesseggiamenti” da qualcuno che ha gettato dello sterco di animale sul tendone del gazebo del ristorante e per cui ha già sporto querela”.