FOLLONICA – Imu, Irpef e tassa di soggiorno. Dopo la manovra varata dal comune di Follonica, Rifondazione Comunista interviene esrpimendo totale contrarietà all’aumento dell’addizionale sul reddito e dando alcune indicazioni all’amministrazione: l’Imu sulla prima casa deve rimanere al 4 per mille e se possibile deve essere ulteriomente diminuito.
«Riteniamo – dicono da Rifondazione – che l’aliquota per la prima casa al 4 per mille debba essere come minimo confermata o diminuita anche per il saldo di fine anno.Maggiori entrate, solo se indispensabili e determinabili attraverso un accurato esame del bilancio comunale, potranno raggiungersi con elevazione delle aliquote per le seconde o terze o quarte case che non costituiscono un bisogno primario ed una necessità sociale, ma sono invece spesso fonte di speculazioni con elusione o evasione fiscale».
«In questa prospettiva non va dimenticato che il Comune ha già approvato la tassa di soggiorno che, anche se in misura limitata, porterà comunque introiti nelle casse comunali. Dovrebbero semmai essere riviste alcune sostanziali spese in uscita dell’apparato istituzionale».
«Contrarietà assoluta invece per il quasi raddoppio dell’addizionale IRPEF portata dallo 0,5% allo 0,8% ed approvata nel Consiglio Comunale del 31 maggio dalla sola maggioranza Pd; addizionale che come al solito graverà esclusivamente sui residenti e non su coloro che utilizzano in determinati periodi dell’anno il nostro territorio».
«Ancora una volta – concludono – l’amministrazione, che si definisce di centro-sinistra, delude le aspettative dei ceti più deboli e dei lavoratori e si allinea con le classi più facoltose facendo macelleria sociale».