FIRENZE – “La Toscana considera il mantenimento dell’occupazione un obiettivo strategico”, così recita il testo dell’accordo raggiunto tra la Regione ed i sindacati del mondo dei trasporti dopo una trattativa cui hanno partecipato l’assessore regionale alla mobilità Luca Ceccobao ed i rappresentanti toscani di Filt Cigl, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa e Ugl trasporti.
L’intesa sul lavoro segue quella sulla rete dei servizi raggiunta con gli enti locali lo scorso 25 maggio. La rete dei servizi disegnata dalla Conferenza regionale, che non sarà cambiata e che costituirà il capitolato del bando di gara, prevede una rete di circa 100 milioni di chilometri finanziata con risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana (160 milioni all’anno per nove anni) e dal sistema degli enti locali (35 milioni all’anno).
La Regione Toscana si è però impegnata ad un ulteriore sforzo economico ed ha destinato altri 70 milioni di euro per tutelare i livelli occupazionali. Queste risorse saranno distribuite nei 9 anni di contratto (2013-2021), concentrandole soprattutto nella fase iniziale per gestire al meglio la transizione verso un servizio unico regionale ed un’azienda unica. A questi fondi, destinati al servizio, si aggiungeranno i 30 milioni all’anno già previsti per il rinnovo del parco mezzi, dunque per l’acquisto di circa 1000 nuovi autobus.
La Regione Toscana ha ribadito che inserirà nel bando per la futura gara europea per il trasporto pubblico su gomma la clausola di salvaguardia sociale, che prevede il trasferimento al soggetto aggiudicatario del personale utilizzato nelle attuali aziende nel rispetto delle leggi vigenti. Infine l’elenco del personale attualmente in servizio sarà inserito nella ‘virtual data room’ del sito web regionale dedicata alla gara tpl e sarà parte integrante del bando di gara.
Infine Regione e Organizzazioni sindacali hanno inoltre messo nero su bianco che saranno considerate “inaccettabili e strumentali iniziative unilateriali delle aziende di tpl che intendessero mettere in campo progetti organizzativi finalizzati al taglio dei servizi, con conseguenti ricadute sull’occupazione”. A tal proposito la Regione Toscana ha anche chiarito che le risorse messe a disposizione per il 2012 sono state pari a 198 milioni di euro, dunque solo l’1,3% in meno rispetto all’anno precedente, e per questo “non trovano giustificazione atti di licenziamento da parte delle imprese”. La Regione Toscana in questo modo ha anticipato una politica di difesa del trasporto pubblico locale e dei suoi livelli occupazionali, in un settore che vede tagli a livello centrale, e che quindi dovrà essere oggetto di specifiche politiche di tutela del lavoro da parte del Governo stesso.