GROSSETO – Anche il presidente Leonardo Marras, dopo Enrico Rossi, interviene sul grave episodio di Capalbio e del sabotaggio all’impianto di biogas della società Sacra.
«Quel che è successo con il sabotaggio subito a Capalbio da Sacra Spa, è la conseguenza inaccettabile di un “clima”. Finché si continuerà a delegittimare le istituzioni e a spacciare per tutela ambientale l’interesse privato, ci sarà sempre qualcuno che si sente autorizzato a compiere gesti di rottura. L’alibi sarà sempre lì, pronto per l’uso. Allo stesso modo non si può mettere sul banco degli imputati un’azienda che persegue il proprio legittimo interesse nel rispetto della legge».
«Ci dev’essere un limite invalicabile, per tutti, oltre il quale sarebbe utile non spingersi mai. Oggi invece questi limiti per alcuni sembrano non esistere, e per ciò stesso diventa verosimile qualsiasi tesi, con qualunque argomentazione».
«Per questo oggi esprimo la mia piena e incondizionata solidarietà ai lavoratori di sacra e alla società. Associandomi alle parole del Sindaco Bellumori, e esprimendo a lui e all’amministrazione comunale il mio sostegno morale per tutto ciò che ha vissuto e sta vivendo in questi giorni. Con il peso della tensione conseguente alla vicenda dell’impianto e alle accusa strumentali da parte dell’opposizione. La gara a chi alza di più l’asticella genererà solo ulteriori problemi, e tanto più in questa storia ci rimetterà l’interesse generale».