GROSSETO – «La legislazione italiana in materia di tempi di pagamento nel settore dei lavori pubblici e di sanzioni per la Pubblica Amministrazione in caso di ritardo risulta essere tra le meno severe d’Europa.» Ad affermarlo Mauro Carri, direttore provinciale Ance «Secondo un’indagine realizzata dall’Ance a novembre 2011, infatti, – continua Carri – i nostri principali partner europei applicano sanzioni da tre a quattro volte più elevate in caso di ritardo della Pubblica Amministrazione e solo alcuni Paesi di nuova adesione, come la Bulgaria, prevedono sanzioni inferiori a quelle applicate in Italia.»
«Inoltre, – prosegue Ance – l’attuale sistema sanzionatorio italiano è ben lontano dal garantire alle imprese che realizzano lavori pubblici livelli di risarcimento in grado di compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese per fare credito alle Amministrazioni Pubbliche. Per questo motivo, nel settore dei lavori pubblici, occorre attuare rapidamente la nuova Direttiva Europea sui ritardati pagamenti al fine di dare una spinta al miglioramento dell’efficienza della Pubblica Amministrazione e di garantire allo stesso tempo – conclude Carri – un migliore livello di indennizzo per le imprese che subiscono ritardi.»