FOLLONICA – Dopo il via libera da parte del Consiglio Comunale alla Tassa di Soggiorno per le strutture ricettive della città del Golfo arrivano i primi commenti dal mondo della politica. Contro la tassa si schierano le forze politiche che fanno riferimento al Terzo Polo di Follonica: Api, Psi, Udc e Verdi. Per i quattro partiti è sbagliato applicare una nuova tassa in periodi di recessione come quello attuale e soprautto se gli introioti non vengono destinati interamente allo sviluppo del settore turistico.
Invece di attuare politiche per stimolare l’impresa turistico ricettiva, spiegano dal Terzo Polo « si è insistito sull’inserimento di una tassa i cui introiti saranno destinati in larga parte per il Parco Centrale ed una parte, minoritaria, genericamente destinata proprio al settore turistico. Contrarietà, perciò, non legata ad una questione di principio, ma negativa in periodi di recessione galoppante tanto più se gli introiti ottenuti non vengono destinati direttamente al turismo».
«Follonica avrà, insomma una tassa “di scopo per fare cassa”, contradditoria in quanto poco utile per il Parco Centrale e dannosa, invece, per il turismo che “pagherà 100 per avere in cambio 40”. Ma le sorprese non sono finite. La maggioranza consiliare ha approvato che dal 2013 la tassa di soggiorno verrà introdotta a partire dal mese di Maggio: mentre gli albergatori fanno salti mortali per incoraggiare i turisti durante la bassa stagione, applicando prezzi promozionali, l’A.C. non ha trovato niente di meglio che applicare la tassa anche in quei periodi in modo tale da vanificare ogni sforzo di destagionalizzazione. Ci è sembrata assolutamente ragionevole, inoltre, la proposta emersa in Consiglio che chiedeva l’esenzione per i trasfertisti che si recano a Follonica per lavoro. Ma anche in questo caso la maggioranza ha visto bene di votare contrariamente preferendo tassare gli operai in barba ai valori della sinistra che dovrebbero tutelare il mondo del lavoro.
«Insomma – concludono dal Terzo Polo – , tutto questo nonostante che i dati sulle presenze turistiche usciti proprio in questi ultimi giorni confermino un calo nel 2011 del 25% rispetto all’anno precedente, riportando Follonica ai valori del 2004 quando almeno il settore industriale e del commercio riuscivano ad assorbire le flessioni di un turismo che a Follonica sta subendo colpi durissimi. L’A.C. ha perso un’altra occasione per mostrarsi sensibile nei confronti tutti quei cittadini e imprenditori che stanno soffrendo enormemente per una crisi che non riesce ad arrestarsi».