GROSSETO – «Il dimensionamento 2112-2013 delle rete scolastica provinciale è efficace e non c’è alcun effetto automatico di annullamento derivante dalla recente sentenza della Corte. – ad affermarlo il presidente della provincia Leonardo Marras, che continua – Il piano, infatti, è stato definito non rispettando il limite minimo dei 1000 studenti per autonomia, questione oggetto del ricorso, ma tenendo conto della media come indicato dalla Regione. Per cui esistono Istituti comprensivi che per numero di studenti rimangono al di sotto di quella soglia, ed altri che sono al di sopra, ma che complessivamente rispettano la media.»
«Se proprio vogliamo ragionare “in punta di diritto”, – sottolinea Marras – come ha ben spiegato l’assessore regionale Stella Targetti, la sentenza della Corte costituzionale “rimette ordine nelle competenze e riconsegna alle Regioni, come è giusto che sia, il diritto di decidere sulla rete delle istituzioni scolastiche”. Questo “non ha tuttavia alcuna incidenza sulla programmazione dell’offerta formativa e sul dimensionamento della rete scolastica toscana 2012/2013. Le delibere assunte dalla Giunta regionale sono infatti il frutto di un lavoro attento e di una volontà largamente condivisa dalle realtà del territorio che partecipano alla formulazione della pianificazione scolastica regionale”.»
«Le scelte a suo tempo sono state fatte tenendo conto del quadro provinciale nel suo insieme. Quindi, – scrive Leonardo Marras – andiamo avanti con serenità con l’organizzazione prevista, mettendo tutto il sistema in condizione di prepararsi all’avvio dell’anno scolastico 2012/2013. Ogni messaggio distorto provoca caos e preoccupazioni di cui certo non abbiamo bisogno. Come peraltro avviene ogni anno, a partire dal prossimo novembre, avvieremo il confronto insieme ai Comuni sul dimensionamento della rete scolastica provinciale per l’anno scolastico 2013-2014, e in quella sede sarà valutata l’opportunità o meno di introdurre aggiustamenti per rendere più adeguata la rete degli istituti alle esigenze del territorio.»
«Aldilà di tutto ciò, sempre riprendendo le parole dell’assessore regionale Targetti, “resta il fatto che questa sentenza non risolve il problema del tutto perché comunque riconosce allo Stato il diritto di non assegnare il dirigente scolastico agli istituti che ritiene sottodimensionati. E questo, oltre a riproporre il problema delle competenze, è inaccettabile: un’autonomia senza testa non ha neppure le gambe”. Condivido ogni virgola di queste dichiarazioni e, per fortuna, – conclude Marras – il nostro piano ha testa e ora dobbiamo dargli le gambe».