GROSSETO – “#Save 194, è la mobilitazione che corre sui blog e su twitter negli ultimi giorni. Con convinzione e preoccupazione mi unisco a questa iniziativa, perché sono fermamente convinta che la libertà di scelta debba essere tutelata, è in libertà che ognuno di noi può agire secondo la propria coscienza. Trovo allarmante che nell’ultimo periodo questa legge sia stata messa in discussione più volte, è il segno di una pericolosa volontà di regressione. Il prossimo 20 giugno l’articolo 4 della 194 sarà esaminato dalla Corte Costituzionale, per valutarne nuovamente la legittimità”.
“Ciò su cui dovranno esprimersi i giudici è uno dei fondamenti della legge, ovvero dovranno valutare se il testo va contro i diritti inviolabili dell’uomo e la tutela della salute, se lede il diritto alla vita dell’embrione, in quanto uomo in fieri. Si tratta di argomenti su cui già trenta anni fa abbiamo lottato, scelto e vinto un referendum, dimostrando che l’Italia è uno Stato laico. In un momento di crisi come quello attuale, è ancora più importante tutelare la salute delle donne e garantire la libertà di scelta, e contemporaneamente, assicurare le condizioni necessarie per creare e crescere una famiglia”.
“La mobilitazione sta diffondendo anche il documento a firma dell’Aied di Roma, Associazione Italiana per l’Educazione Demografica, e dell’Associazione Luca Coscioni, in cui sono proposte soluzioni per garantire la piena efficienza del servizio pubblico dell’ interruzione volontaria di gravidanza e la corretta applicazione della legge. La 194 riguarda tutti, donne e uomini, difenderla significa difendere la modernizzazione e lo sviluppo sociale e culturale del nostro paese”.