GROSSETO – La Confartigianato di Grosseto lancia l’allarme. Secondo l’associazione di categoria degli artigiani lo Stato chiede ma non dà creando una situazione paradossale che rischia di mettere in ginocchio molte imprese del Grossetano.
Secondo Confartigianato tra giugno e luglio la condizione di disagio delle aziende toccherà il punto più basso: l’arrivo dei pagamenti per Imu e Irpef, in assenza del sostegno finanziario delle banche, creerà sicuramente degli scompensi molto pesanti. «Purtroppo – commenta Mauro Ciani (nella foto), segretario di Confartigianato Imprese Grosseto – temiamo che a settembre, con la fine della stagione estiva, nel nostro territorio la crisi si mostrerà con il suo volto più duro».
«Un paracadute in questo senso potrebbe essere rappresentato dai pagamenti da parte del governo centrale dei debiti contratti con le imprese: se verranno sbloccati quei 100 miliardi di euro dallo Stato utili a sanare parte del passivo in questione, come promesso dal ministro Passera, allora forse le circostanze saranno diverse. I dati che abbiamo non confortano, nel marzo 2012 il tasso d’interesse per i finanziamenti di minor importo (quelli sino a 250mila euro) ha toccato il 5,18%, 149 punti base in più rispetto a un anno fa, ed è più alto di quelli di importo superiore. Se a questo si aggiunge il fatto che ad essere maggiormente penalizzate dalla stretta creditizia sono le piccole e medie imprese, lo scenario diventa ancora più preoccupante».
«Nel 2011 abbiamo registrato un crollo dei finanziamenti e quelli ottenuti sono stati a tassi veramente alti: l’accesso al credito non è così semplice, manca la liquidità. Diventa oggi fondamentale che lo Stato cominci a pagare i suoi debiti: il governo non può solamente chiedere alle imprese, adesso è ora che inizi a saldare i conti in sospeso, altrimenti l’economia rischia di ingessarsi ancor di più».