GROSSETO – “Facile, come bere un bicchiere di niente”. È lo slogan della nuova campagna – a cui ha aderito anche Acquedotto del Fiora – promossa e realizzata dalla Regione Toscana in collaborazione con i gestori del servizio idrico ed altri enti del settore, finalizzata a diffondere il corretto uso dell’acqua limitandone il più possibile gli sprechi.
La Regione Toscana ha infatti dichiarato lo “stato di emergenza idrica e idropotabile” sull’intero territorio regionale, inclusa la Conferenza Territoriale n. 6 Ombrone, come da decreto del Presidente n. 87 del 4 aprile 2012, a causa delle recenti condizioni meteo caratterizzate da scarse precipitazioni. La normativa introduce il “piano straordinario di emergenza”, che individua interventi strutturali per l’approvvigionamento idrico, ma anche altre iniziative come informazione e azioni volte a eliminare sprechi e usi impropri, fino ad arrivare a limitazioni quantitative della risorsa. In tale contesto è prevista una campagna di comunicazione ad hoc finalizzata a diffondere, nel territorio interessato, la promozione dell’uso corretto dell’acqua e il risparmio idrico.
In tale contesto, la Regione Toscana ha chiesto ai gestori del servizio la collaborazione per la stampa e la distribuzione capillare di un depliant con i consigli sul corretto utilizzo e le “regole” per educare al non spreco. Acquedotto del Fiora spa ha quindi pianificato una campagna di comunicazione con la distribuzione dei depliant sul risparmio idrico door to door (ovvero in cassetta postale) nei comuni di Grosseto e Siena, per un totale di circa 100mila utenze raggiunte. La consegna dei depliant ha preso il via in questi giorni e si concluderà entro il mese di giugno.
“L’acqua non è una risorsa inesauribile e deve essere usata con molta cura e attenzione – afferma Claudio Ceroni, presidente di Acquedotto del Fiora spa – credo sia necessario cambiare le nostre abitudini quotidiane e imparare a risparmiarla, soprattutto in vista delle necessità future. La nostra Azienda ha predisposto un piano delle emergenze per delineare un quadro conoscitivo sul rischio di deficienza idrica nel territorio gestito. Il documento individua inoltre le zone a maggiore rischio, le attività preventive per minimizzare gli effetti della crisi e le attività operative nell’ambito della gestione delle eventuali situazioni di criticità. Ritengo comunque fondamentale fare appello alle “buone pratiche” di tutti i cittadini nostri utenti, i quali ringrazio anticipatamente per l’aiuto”.