GROSSETO – La Toscana è la regione preferita di migliaia di cicloturisti italiani ed europei, ed è per questo che il 29 maggio scorso il Consiglio Regionale Toscano ha approvato all’unanimità la legge regionale per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. A darne notizia è stata Lucia Matergi, consigliere regionale Pd, durante la due giorni del BicItalia days, la giornata nazionale promossa a livello regionale da Fiab Grossetociclabile, in collaborazione con Legambiente. Uno degli aspetti più interessanti della legge è la previsione di una rete regionale delle infrastrutture ciclabili e ciclopedonabili che attraversa località di valore ambientale e paesaggistico. Nella pianificazione provinciale e comunale per la mobilità ciclistica si dovrà prevedere la connessione dei grandi attrattori di traffico (centri scolastici e universitari, uffici pubblici, centri commerciali, aree industriali).
“Si tratta di una legge che ha pochi precedenti in Italia – ha dichiarato Lucia Matergi, Consigliere regionale, tra le prime firmatarie del progetto – ed è la prima volta che una regione eleva le piste ciclabili al rango di infrastrutture strategiche, al pari di ferrovie e strade di grande comunicazione, determinando un finanziamento strutturale in rapporto agli investimenti per le grandi opere destinate al trasporto merci e alla mobilità”.
“La legge emanata dalla Regione Toscana – ha sottolineato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – è un’ottima occasione per porre la ciclabilità al centro delle politiche per una mobilità sostenibile che auspichiamo con forza: questo per dare una svolta significativa sia all’abbattimento delle emissioni climalteranti sia a rendere le nostre città più vivibili e meno inquinate. La Maremma deve diventare un’area di forte e significativa predilezione per la bicicletta con l’aumento delle piste ciclabili, l’istituzione di un ufficio comunale dedicato alla ciclabilità e con un segnale prioritario alla circolazione ciclabile nell’ambito della mobilità urbana ed extraurbana, come stanno facendo le principali città italiane ed europee. Anche Festambiente, in programma dal 10 al 19 agosto, dedicherà una giornata proprio alla bicicletta come perno per la realizzazione di una mobilità davvero sostenibile”.
“Con questa legge la Toscana ha fatto un deciso passo avanti, offrendo uno strumento di programmazione e di finanziamento – ha detto Angelo Fedi, presidente dell’ Associazione Fiab Grossetociclabile – a quelle amministrazioni che hanno idee e progettualità in questo campo. Sono certo che gli amministratori dei Comuni e della Provincia di Grosseto non si lasceranno sfuggire l’opportunità presentando quei progetti, penso al ponte ciclabile sull’Ombrone, o alla ciclostazione presso la Stazione Ferroviaria di Grosseto, che da tempo la nostra comunità chiede a gran voce. Il Parco della Maremma potrà cosi finalmente aprire le porte al turismo lento, che oggi vede nella mancanza di un collegamento diretto tra Grosseto e Alberese, uno degli ostacoli più grandi per un suo definitivo sviluppo”.
“Questo risultato – ha precisato Giovanni Cardinali, responsabile del gruppo tecnico Fiab Toscana, che ha partecipato all’evento grossetano pedalando gli oltre ottanta chilometri del percorso – è stato raggiunto grazie alla pressione delle associazione ambientaliste, alla sensibilità dei Presidenti di Commissione Ceccarelli e Mattei e di quei consiglieri regionali che, come la dott.sa Matergi, si sono resi conto dell’importanza delle politiche che sostengono l’utilizzo della bicicletta che vanno dal cicloturismo, inteso come movimento lento per la scoperta del territorio, alla moderazione del traffico per una mobilità ciclistica che garantisca sicurezza, perché fattore di socialità, e terza componente essenziale della mobilità in ambiente urbano”.
In Maremma la due giorni di BicItalia days, per la promozione del turismo in bicicletta, ha visto un buon numero di partecipanti sia il sabato che la domenica. Il primo itinerario da Grosseto ha toccato Roselle, con visita della città Etrusco-Romana e il borgo medievale di Montepescali e Vetulonia. Il secondo tornava in città dopo la visita a Roselle per terminare poi al Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di Legambiente. Domenica mattina, invece, la pedalata ha attraversato il Parco regionale della Maremma.
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