FOLLONICA – Antonino Vella portavoce dell’Associazione “La Duna” torna a parlare della Darsena di Pratoranieri. «Il Consiglio Comunale di Follonica ha dato mandato alla squadra di governo di procedere con la Valutazione Ambientale Strategica in merito alla fattibilità di due progetti: – afferma Vella – la VAS però è una procedura corretta nel caso in cui si voglia implementare la sostenibilità ambientale di una decisione strategica (nella fattispecie piani e programmi concernenti il polo nautico) in quanto integrerebbe gli effetti ambientali agli interessi socio-economici operando col principio di precauzione, ma dal momento che stiamo entrando nel merito di veri e propri progetti (uno dei quali riguarda la realizzazione di una darsena sul fosso Cervia) lo strumento per la verifica di compatibilità e sostenibilità ambientale non è certo la VAS, ma la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che opererebbe con la finalità nel senso più stretto e certo della prevenzione del danno ambientale.»
«La darsena – continua Vella – verrebbe realizzata in un’area retrodunale, prospiciente l’Invariante Strutturale e “Luogo a Statuto speciale delle Dune e delle Pinete storiche di Follonica”: un’infrastruttura in grado di arrecare danni certi e irreversibili su tutte le componenti terrestri e marine della matrice ambientale. L’impianto della stessa VAS parte con un difetto di metodo che, evidentemente, ne condizionerà tutta l’impalcatura. I vigenti strumenti urbanistici, parte integrante dell’istruttoria di fattibilità ambientale, nonché logica premessa delle scelte di pianificazione territoriale, descrivono le aree ricadenti o prospicienti l’opera progettuale come sistemi ambientali irriconoscibili e fortemente degradati, privi di vegetazione di pregio, già soggetti a probabile intrusione salina, afferenti ad un sistema costiero verso terra ridotto a qualche decina di metri.»
«Uno studio forestale specifico, in nostro possesso, – rivela Vella – dichiara una realtà assolutamente opposta a quella dichiarata dalla Pubblica Amministrazione. La struttura di duna è ben rilevata e la formazione forestale di riferimento meglio conservata e più composita di qualsiasi altro settore costiero comunale, la qualità agronomica delle acque superficiali del sistema dunale è buona, le potenzialità vegetazionali molto elevate, la trasparenza delle acque di balneazione e la qualità dell’aria ancora eccellenti. Tanto i più recenti disposti normativi di protezione delle acque, quanto il PIT e il PTCP sembrerebbero escludere a priori la realizzabilità dell’opera nel rispetto degli attuali livelli di cogenza delle previsioni infrastrutturali. Il tutto in evidente incoerenza con la Dichiarazione Ambientale del Comune di Follonica (2010) dal momento che all’attualità non esistono in letteratura studi, tecniche o esperienze in grado di dimostrare che lo scavo della darsena riesca a mantenere la qualità delle acque (marine e superficiali) e – conclude Vella – degli ecosistemi a queste dipendenti nello stato in cui si trovano.»