FOLLONICA – «Il tentativo reiterato di delegittimare l’operato dell’amministrazione per quanto riguarda i villaggi turistici abusivamente trasformati in lottizzazioni di natura condominiale stavolta porta la firma di tale Michele Pascucci – dice il Sindaco Baldi, e continua – la sua lettera ai giornali, recentemente pubblicata, è una specie di “summa” delle argomentazioni fallaci e strumentali che da tempo vengono portate a sostegno delle presunte ragioni di chi ha trasformato strutture ricettive realizzate per dare lavoro e qualità turistica a Follonica in banali condomini. Nella lettera si stravolge il significato del termine legalità, si attribuisce alla sentenza penale relativa ai responsabili del villaggio Mare Sì significati impropri, ma soprattutto si intende falsamente sostenere un atteggiamento critico del sindaco nei confronti della stessa sentenza. La lettera si chiude con le solite argomentazioni di routine: il sindaco chiede ai villaggi cose che la legge non prevede ed inoltre, il sindaco trascura i problemi dell’economia e dell’occupazione locale, problemi che la riapertura dei villaggi (a qualsiasi condizione) potrebbe significativamente risollevare.»
«Ebbene, – continua la Bladi – il sindaco ribadisce che l’azione per il ripristino della legalità nelle strutture turistiche Veliero e Mare Sì, trova fondamento nello strumento urbanistico del comune che il consiglio comunale ha approvato nel rispetto delle leggi nazionali e regionali. Il sindaco non è campione di legalità ma, come tutti coloro che in essa credono, non può che limitarsi ad osservare la legalità stessa. Il sindaco non commenta le sentenze del Tribunale penale di Grosseto ma ne prende atto. Osserva che la stessa sentenza che ha assolto gli imputati dall’imputazione penale, assoluzione in ordine alla quale non si permette di esprimere giudizi, ha, nello stesso tempo, accertato chiaramente che il villaggio Mare Sì era stato trasformato in una lottizzazione abusiva. Su tale fatto, così autorevolmente confermato, si basa l’azione repressiva che il comune sta portando avanti in sede amministrativa. L’accordo con Mare Sì non c’è stato perché il villaggio non si è reso disponibile a ripristinare il rispetto della legalità.»
«La cooperativa Mare Sì ha, come scopo statutario, quello di gestire il villaggio a beneficio dei propri soci. Il piano regolatore comunale, invece, prevede che tale struttura sia adibita all’affitto turistico. La cooperativa avrebbe dovuto cambiare lo statuto trasformando la propria attività da autoreferenziale in commerciale. In alternativa avrebbe dovuto sottoscrivere un accordo che garantisse che la propria attività nel villaggio posto in comune di Follonica avrebbe dovuto limitarsi all’affitto turistico cosa che avrebbe potuto realizzarsi solo tramite un operatore turistico professionale. Tutt’altro che elegante appare la conclusione di Pascucci, il quale sembra voler alimentare l’illazione che l’azione repressiva del comune sia strumentale e funzionale ad interessi di terzi interessati alla struttura non si capisce a quale titolo. Tale illazione è da rimandare al mittente e lascia trasparire a quale livello sia sceso il dibattito in materia. Il comune prende atto della impossibilità di portare avanti la trattativa ed attende che la giustizia amministrativa si pronunci quanto prima sulla legittimità del proprio operato».