GROSSETO – Abbattimento controllato e programmato di piccioni e tortore: è questo uno degli interventi previsti per legge per il contenimento di alcune specie animali. “Per garantire la tutela del patrimonio zootecnico, del suolo e della selezione biologica, oltre che per la sicurezza sanitaria, è importante tenere controllate le popolazioni delle tortore e dei piccioni con degli interventi mirati – spiega Patrizia Siveri, assessore all’Ambiente -. La polizia Provinciale è attiva costantemente nel verificare la conformità delle procedure di abbattimento controllato e siamo pronti, oggi e in futuro, a sanzionare chi trasgredisce il regolamento”. La polizia Provinciale sta effettuando gli accertamenti sul caso del 31 maggio, in località Bottegone, per verificare la correttezza, o la sussistenza stessa, dell’autorizzazione; nel caso in cui emergessero irregolarità saranno applicate le sanzioni previste dalla normativa vigente.
Le modalità degli abbattimenti per il contenimento delle popolazioni di cinghiale, volpe, corvidi, nutria, tortora dal collare orientale, silvilago, storno e colombo di città sono definite dal protocollo tecnico sottoscritto dalla Provincia di Grosseto e da ISPRA – Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale -, seguendo le indicazioni della legge regionale n°3 del 1994. Tale protocollo prevede prima di verificare l’effettiva necessità di contenimento della specie in relazione ai danni rilevati, poi indica una serie di azioni di controllo con metodi ecologici. Solo nel caso in cui venga poi verificato che tali azioni non sono sufficienti a proteggere gli allevamenti e le colture, si passa all’abbattimento controllato. Il soggetto attuatore di tutto l’iter è l’ATC, Ambito Territoriale di Caccia, mentre il controllo spetta alla Polizia Provinciale. L’abbattimento viene fatto da una guardia venatoria volontaria e da cacciatori abilitati; secondo la procedura, ogni intervento deve essere teleprenotato, in modo che la polizia Provinciale sia sempre informata sul luogo, data, e specie interessata, ed è in base a queste prenotazioni che vengono organizzati dei controlli a campione.
“Con le procedure indicate dal protocollo – conclude l’assessore – otteniamo una gestione efficiente delle politiche faunistico venatorie, conciliando tutela sanitaria e ambientale ed esigenze produttive degli agricoltori, per questo voglio ringraziare l’ATC e le guardie volontarie che in modo gratuito e professionale si prestano a dare il loro tempo per svolgere questi servizi”.