BRACCAGNI – 40 buyers giunti da 20 paesi differenti, 126 aziende vitivinicole per il settore dedicato al vino, 10 aree ciascuna dedicata ad una denominazione della Maremma. E poi ancora 60 aziende per l’area food, suddivise in aree tematiche omogenee così da favorire un vero e proprio percorso del gusto. E’ stata inaugurata oggi, nell’area del Madonnino, l’edizione 2012 del Maremma wine food shire. «Abbiamo unito in un unico evento due manifestazioni che prima erano divise – ha affermato il presidente di GrossetoFiere Riccardo Breda – coniugando così wine e food, il vino e il cibo favorendo così l’arrivo da fuori di molti più buyers.»
«Il grande progetto di valorizzazione del brand Maremma, voluto fortemente dalla Camera di commercio – ha affermato il presidente Giovanni Lamioni – ha raggiunto il terzo anno di attività: l’anno della maturità, ma anche quello delle conferme. Da tre anni, grazie al progetto ‘Maremma Wine Shire’, promuoviamo un’immagine nuova della Maremma in contesti innovativi. Abbiamo voluto offrire un ritratto della Maremma come sistema, dove le grandi produzioni sono espressione della natura selvaggia in cui hanno origine, del lavoro tenace dei suoi abitanti, della luce intensa che caratterizza il paesaggio».
«Il nostro obiettivo – prosegue Lamioni – è stato quindi comunicare e far vivere al grande pubblico la ricchezza di una terra unica, in grado di regalare vini di elevato livello qualitativo ed un grande patrimonio agroalimentare, paesaggistico e culturale di rara bellezza. Oggi, da Milano e New York, dalle maggiori testate e riviste nazionali ed anche internazionali, sul web e su Twitter, la Maremma ha ricevuto un notevole riconoscimento delle sue straordinarie qualità, e questo, speriamo, anche grazie al nostro lavoro. Le aziende maremmane hanno risposto con entusiasmo a questa nostra grande sfida e grazie a loro l’ente camerale ha potuto concretizzare una nuova scommessa: unire le due manifestazioni, wine e food, in un unico appuntamento. Gli obiettivi, poi, diventano sempre più ambiziosi, ed insieme al salone Maremma Wine Food Shire nasce la Festa della Maremma, un’occasione unica per coinvolgere tutto il territorio nel doveroso riconoscimento della bellezza e del fascino del territorio maremmano, uno slancio condiviso che permetterà di accogliere i visitatori offrendone l’immagine migliore, la più fulgida e luminosa che si possa immaginare. Quest’anno, il magnifico scenario della Maremma a maggio, che nessun architetto al mondo avrebbe saputo concepire, sarà protagonista più che mai».
«Maremma Wine & Food Shire – spiega il presidente della Provincia, Leonardo Marras – è una grande vetrina e allo stesso tempo un format originale per la promozione del brand Maremma. La testimonianza concreta di come un territorio possa veicolare un’idea complessiva di qualità, promuovendo in modo integrato sul mercato la propria vasta offerta di prodotti agroalimentari. Ne va dato atto alla Camera di commercio e alle centinaia di aziende che accettato di scommettere su un progetto comune di marketing territoriale, all’interno del quale il successo di ognuna fa da moltiplicatore di valore a tutte le altre. L’affermazione di questa nuova mentalità può dare altri frutti. C’è infatti la maturità per fare ancora passi in avanti. A partire dalla semplificazione delle “Strade del Vino e dei Sapori” che esistono sul nostro territorio, che potrebbero essere accorpate in un’unica “Strada del Vino e dei Sapori di Maremma”.
In altre parole, sulla falsariga del salto di qualità che è stato compiuto con l’istituzione della Doc Maremma, potremmo dare un’unica regia alla strategia di valorizzazione delle nostre produzioni vitivinicole e dei prodotti agroalimentari anche sul nostro territorio. Con il vantaggio di omogeneizzare gli standard qualitativi dell’incoming turistico e di concentrare le risorse su un progetto unico che abbia l’obiettivo di dare valore alla Maremma come vero e proprio terroire. Sono consapevole del fatto che questa proposta potrà essere contrastata, ma rimango fermamente convinto del fatto che in questo, come in molti altri settori, sia necessario rafforzare la logica cooperativa fra pubblico e privato per concentrare forze e risorse, così da reagire con maggior efficacia alla crisi economica. D’altra parte – conclude Marras – mi pare oramai maturato il convincimento che il posizionamento sui mercati di ogni singola azienda è sempre più collegato alla sua identificazione con il territorio. E che il brand Maremma costituisce un moltiplicatore di valore aggiunto. Motivo per cui è importante accelerare i tempi e farsi trovare con strategie già definite nel momento in cui il ciclo economico cambierà fase».
(per ingrandire le foto cliccare sulle immagini)
[gallery link=”file” order=”DESC” columns=”4″ orderby=”rand”]