FOLLONICA – Rifiuti e inquinamento. La presentazione del libro di Paolo Rabitti sulle problematiche legate alla diossina ha rappresentato un momento per alimentate il dibattito sul ciclo dei rifiuti e sullo smaltimento. Ad intervenire sono i rappresentanti del circolo Che Guevara di Rifondazione Comunista e Ubaldo Giardelli che chiedono un’accelerazione su raccolta differenziata e “porta a porta”.
«Se le amministrazioni spingessero sulla raccolta differenziata, con il sistema porta a porta, si raggiungerebbero le percentuali di recupero previste da Comunità Europea, Stato Italiano. La massima parte di tali rifiuti sarebbero recuperati e riciclati evitando così l’incenerimento. E’ questo il motivo fondamentale che, come Rifondazione Comunista, abbiamo promosso, insieme ad altre forze politiche ed associazioni, la raccolta delle firme presso i cittadini di Follonica e comuni limitrofi, per richiedere di estendere la raccolta differenziata porta a porta a tutta la città; obiettivo: stimolare le amministrazioni ad incentivare al massimo tale soluzione».
«Solo a Follonica sono state raccolte oltre 2.000 firme che a breve verranno depositate ufficialmente presso l’amministrazione. Altre centinaia sono state raccolte nel comune di Scarlino ed in altri comuni della provincia. Segno evidente che i cittadini, consci dell’importanza dell’iniziativa, chiedono a gran voce di attivare questo tipo di intervento sulla gestione dei rifiuti».
Critiche arrivano nei confronti dell’amministrazione comunale. «Viene affermato – scrivono –, attraverso gli organi di stampa, ma solo con affermazioni generiche, demagogiche e non documentate, che il tipo di Raccolta Differenziata (R.D.) voluto dai cittadini avrebbe maggiori costi e difficoltà logistiche: esistono ormai decine di documenti che dimostrano come a percentuali elevate di R.D. (60-70%), raggiungibili solo con il porta a porta, i costi della gestione rifiuti diminuiscono drasticamente; per quanto riguarda la logistica crediamo che se il problema è stato risolto in città come Milano, Torino, Treviso, Salerno o San Francisco in America, città assai più problematiche e complesse di Follonica, tale problema possa essere affrontato positivamente anche da noi».
Per Rifondazione il piano di gestione dei rifiuti è stato sbagliato e gli impianti realizzati fino ad oggi, come quello di produzione CDR alle Strillaie sarebbero incompatibili: «Se si fosse realizzata una R.D. secondo le percentuali previste dalla legislazione e cioè del 65%, le tonnellate idonee per l’impianto delle Strillaie sarebbero scese a 86.740 tonnellate, cioè 10.000 tonnellate in meno di quanto necessario per rendere l’impianto economico. E’ evidente che per mantenere l’economicità dell’impianto si dovrà produrre dell’indifferenziato in quantità tale da saturare la richiesta della società Futura, a scapito della raccolta differenziata che non potrà raggiungere le percentuali previste dalle normative».
«I cittadini continueranno così a pagare nella TARSU le penali previste dalle normative Europee consistenti in aggravi del 20% sui costi dei rifiuti non sottoposti a Raccolta differenziata: nel 2011 da 50 a 100 € a famiglia, a Follonica».
«Da qui un invito all’amministrazione a recedere dalla posizione sin qui assunta, assurda e non coerente con gli indirizzi a suo tempo prospettati ai cittadini, ed una richiesta di inversione di rotta in merito alla gestione dei rifiuti. Non si può essere contro l’inceneritore e allo stesso contro il “porta a porta”; non si può essere contro i lavoratori di Scarlino Energia, ai quali non viene data un’alternativa occupazionale».