PRATA – Da sabato 26 a lunedì 28 maggio, Prata festeggia la grande festa triennale: la “Madonna del Canale” . Si tratta di una celebrazione che coinvolge l’intera cittadina ogni lunedì di Pentecoste, ma che viene festeggiata solennemente solo con cadenza triennale. Quest’anno ricorrono i grandi festeggiamenti che vedranno per le vie del paese mostre di artigianato, hobbistica, ricami, canti, balli, spettacoli, esibizioni e giochi per bambini, oltre alle messe celebrative in onore della protettrice dei pratigiani e visite ai luoghi di maggiore interesse della città. La festa ha un’origine davvero particolare: la patrona di Prata è infatti l’Assunta, ma la protettrice invocata da tutta la popolazione è la Madonna delle Grazie, detta “del Canale”, venerata nell’Oratorio situato presso la Fonte Vecchia.
Secondo la leggenda, la Madonna apparve in epoca remota ad alcuni pastori fuori dal paese nei pressi di un canale di scolo delle acque di una vecchia miniera; in ricordo di questa miracolosa apparizione fu eretta un’edicola nel luogo da cui deriva lo strano appellativo del Canale in cui fu realizzato un affresco raffigurante la Vergine che però col passare degli anni si deteriorò. Fu deciso quindi di riprodurre l’Immagine su una tela collocata sull’altare maggiore della Chiesa di Prata. L’autore di questo dipinto, risalente al 1680, è rimasto ignoto.
Il quadro sarebbe scomparso per ben due volte dalla Chiesa e miracolosamente ricomparso presso la Fonte Vecchia, quasi a significare la volontà della Madonna di essere venerata proprio in quel luogo. La popolazione di Prata costruì quindi l’Oratorio vicino alla Fonte Vecchia perché vi fosse custodita per sempre l’Immagine della Vergine e promise di riportarcela ogni tre anni con una solenne processione.
I festeggiamenti, che coinvolgono tutta la comunità di Prata, culmineranno così il lunedì di Pentecoste con la processione con cui il quadro della Madonna delle Grazie verrà portato fino all’Oratorio presso la Fonte Vecchia e poi ricondotto in Chiesa, per ricordare la promessa fatta alla Vergine di venerarla là dove apparve per prima. Ecco il programma dei tre giorni di festeggiamenti. Si inizia sabato 26 maggio alle 16 con la Messa di inaugurazione e dalle 16,30 l’apertura della festa con la banda G. Puccini di Follonica e della Fiera di Beneficenza con stand di artigianato, hobbistica e ricami. Dal pomeriggio avranno inizio anche le visite alla Cisterna Senese “di Dogana” (anche sede della Mostra Permanente di Prata) e alla Mostra della Civiltà Contadina dove verrà allestita una gara gastronomica e sarà possibile degustare assaggi di prodotti a base di ciliegie.
Alle 21.30 chiuderà la serata il musical “?inocchio Revoluscion”, prodotto e presentato dalla Compagnia dei ragazzi di Prata. Domenica 27 Maggio, dopo la Messa delle 10,30 con le Prime Comunioni alle 16 avrà inizio lo spettacolo “Viaggio sopra una bolla di sapone”, dopodiché sono in programma esibizioni di canti popolari e della scuola di ballo “Odissea 2001”. Infine giochi per tutte le età fino alla presentazione del Graduale Medioevale del XIII secolo, a cura del Dott. Filippo Capelloro presso la Chiesa Parrocchiale alle 21. Alle 22: concerto del “Sisters and Brothers Gospel Choir Ensemble”, The Sound of your Soul, diretto da Carla Bandini.
Lunedì 28 Maggio verrà celebrata dal Vescovo di Volterra Mons. Alberto Silvani, la Messa delle 11.00 con le Cresime. Alle 16,30 dopo la Messa e Solenne, avrà inizio la tradizionale processione che accompagnerà la Venerata Immagine della Madonna, all’Oratorio di Fontevecchia. Al ritorno dopo la benedizione del Vescovo a tutta la popolazione, si esibirà la Banda musicale di Radicandoli alle 21. Infine alle 22,30 la festa si chiuderà con il tradizionale e rinomato spettacolo di fuochi artificiali eseguito dalla ditta pirotecnica Soldi, di Piandiscò (AR). Iniziativa di particolare interesse, sarà il musical “?inocchio Revoluscion”, prodotto e presentato dalla “Compagnia dei ragazzi di Prata” con questa breve ed enigmatica presentazione : “Quando Collodi scrisse il suo “Pinocchio”, di certe cose non si poteva parlare. Ora, a 150 anni dalla prima stesura, il cinema e il teatro hanno conosciuto molte versioni di questa storia e i tempi sono maturi, il Gatto e la Volpe vedono nero e ben sanno il perché. Le parole di un grillo ormai invecchiato e stanco ci accompagnano tra una canzone e l’altra a scoprire la vera storia del burattino di legno più famoso del mondo, del suo affettuoso padre e della fatina che in tempi di crisi non riesce più a sbarcare il lunario coi soli incantesimi.
“?INOCCHIO REVOLUSCION” conserva intatti tutti gli stereotipi e i luoghi fiabeschi descritti nell’opera di Collodi, dal Paese dei Balocchi alla pancia del pescecane, ma li illumina con una veste nuova e moderna, a metà tra il comico e il sarcastico.”
Durante le giornate di festa resteranno aperti punti di ristoro con degustazione di prodotti tipici locali e saranno visitabili sia il “Frutteto Storico” in Via Romagna, che la “Cisterna Senese-Mostra Permanente di Prata”.