GROSSETO – “Nei giorni scorsi nel nostro paese è successo qualcosa di allarmante che, come donne e come politiche, vogliamo sottolineare e per il quale riteniamo necessaria una riflessione condivisa e costruttiva. A Roma si è tenuta la manifestazione “Pro vita”, organizzata da gruppi estremisti e fondamentalisti contro la legge 194 sull’aborto. Migliaia di persone, anche personaggi autorevoli, hanno sfilato per le vie della Capitale criminalizzando le donne, cercando di demolire una legge dello Stato. Gli slogan antiaborto che hanno caratterizzato la manifestazione travalicavano ogni limite dettato da un corretto confronto democratico. Criminalizzare le donne che hanno abortito definendole assassine è veramente troppo! La difesa della vita non passa da giudizi morali violenti e neppure dalla mancanza assoluta del rispetto della persona e della libertà di scelta. Giudicare e demonizzare non porta ad alcun miglioramento, solo il confronto e l’accettazione della diversità di pensiero possono creare un proficuo cambiamento nella società.
Quale atteggiamento esprime davvero “pro vita”? Pro vita è la rappresentazione di fantasmi di un passato che con violenza chiama e alimenta altra violenza. Riteniamo che una manifestazione del genere sia allarmante, segno di una pericolosa volontà di regressione. Ancora più dannosa in un momento di crisi come quello attuale, in cui le difficoltà portano a limitazioni nelle scelte della vita, tra queste anche il piacere di avere figli e crescerli con serenità. La vita non si difende solo per principio, ma soprattutto creando le condizioni necessarie perché possa essere vissuta con dignità e secondo i propri valori; la politica proprio su questo ha l’obbligo morale di intervenire, respingendo ed isolando con fermezza questi fenomeni e impegnandosi affinché tutti i cittadini abbiamo le stesse opportunità e per garantire i servizi necessari. Lanciamo quindi un appello a tutte le forze politiche e sociali perché si facciano carico di sviluppare una riflessione e un’analisi della situazione, per dare una risposta propositiva, aperta, capace di futuro”.