FOLLONICA – Fonti rinnovabili e costo dell’energia elettrica. Sull’argomento interviene Gianluca Casini, espoente di Sinistra Ecologia e Libertà Follonica.
«Periodicamente, ma specialmente in questi momenti di crisi si può leggere sui giornali titoli tipo ”Stangata sulla luce, pesano le rinnovabili” , ma un’affermazione così roboante è effettivamente almeno vicina alla realtà? Volendo indagare leggendo e documentandosi ci si accorge che in realtà affermazioni così perentorie che spaventano i normali lettori, non sono poi supportate dai dati di fatto. Vorrei cogliere l’occasione per provare a spiegare come, in realtà le cose siano sostanzialmente diverse».
«Con il titolo “con sole e vento crolla il prezzo dell’elettricità, risparmi per 37 miliardi di euro in venti anni” la Repubblica del 03-04-2012 affronta il tema del peso delle rinnovabili sulle nostre bollette citando le conclusioni dell’Irex Annual Report 2012, il rapporto sostiene che nell’ultimo anno il costo dell’energia (inteso come costo di produzione al netto delle tasse ed accise) nel momento di maggior richiesta è calato del 10%».
«Ma come è possibile da una parte dire che le rinnovabili faranno salire il costo delle bollette e dall’altra, di contro, farci risparmiare 37 miliardi di euro? Questa differenza è dovuta per una parte ad un clamoroso errore di valutazione attribuendo per 20 anni valore costante dell’energia al prezzo di oggi e confrontandolo con i costi dei contributi. Questo evento è chiaramente inverosimile in quanto il costo dell’energia non può rimanere bloccato per 20 anni ma tenderà ad aumentare mentre il contributo dato dallo Stato è costante in moneta per 20 anni. Per altra parte attribuendo i recenti rincari del costo complessivo dell’energia all’aumento della componente A3 della bolletta. Di questi, sono in minima parte, a copertura dei contributi alle rinnovabili ed in massima parte a coprire sconti e finanziamenti ad utenti industriali consumatori di grandi quantità di energia tipo ALCOA, Ferrovie dello Stato».
«In effetti rovistando nel sito ufficiale del GME (www.mercatoelettrico.org ) si può scoprire che durante le ore di maggior consumo il prezzo del kWh diminuisce grazie all’effetto fotovoltaico, mentre durante la sera il prezzo aumenta come se le compagnie produttrici di energia volessero rifarsi delle perdite sui consumi indifferibili delle famiglie».
«Ovviamente la situazione è fortemente osteggiata dalle lobby delle compagnie elettriche che si vedono scivolar via cospicui ricavi. La loro costante pressione sul governo, il fatto che le maggiori banche sono proprietarie delle azioni delle società elettriche, hanno avuto ragione degli attuali ministri suggerendo di far ricadere le colpe dei rincari sui contributi dovuti alle rinnovabili».