FIRENZE – 12 settembre 2012. Questa la data scelta dalla Giunta regionale per l’inizio dell’anno scolastico 2012/2013. Approvato, su proposta dell’assessore Stella Targetti, il nuovo calendario scolastico per gli istituti toscani. Le attività didattiche nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado invece termineranno, di norma, il giorno sabato 8 giugno 2013. I giorni di lezione per attività didattica svolta su 6 giorni settimanali sono complessivamente 206. La festa della Toscana, nella data del 30 novembre, non è data di sospensione delle attività didattiche.
Sulla base di comprovate esigenze, le singole Istituzioni scolastiche autonome, d’intesa con gli Enti Locali erogatori dei servizi scolastici, possono anticipare la data di inizio delle attività didattiche a partire dal lunedì 10 settembre 2012. Le attività educative della scuola dell’infanzia hanno termine entro il 29 giugno 2013. All’interno del predetto periodo i seguenti giorni hanno carattere di festività: tutte le domeniche; giovedì 1 novembre 2012: Tutti i Santi; sabato 8 dicembre 2012: Immacolata Concezione; martedì 25 dicembre 2012: Santo Natale; mercoledì 26 dicembre 2012: Santo Stefano; martedì 1 gennaio 2012: Capodanno; domenica 6 gennaio 2013: Epifania; domenica 31 marzo 2013: Santa Pasqua; lunedì 1 aprile 2013: Lunedì dell’Angelo; giovedì 25 aprile 2013: Festa della Liberazione; mercoledì 1 maggio 2013: Festa del Lavoro; domenica 2 giugno 2013: Festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono.Le vacanze natalizie si svolgono dal sabato 22 dicembre 2012 a domenica 6 gennaio 2013 mentre quelle pasquali dal giovedì 28 marzo al martedì 2 aprile 2013. Sono altresì sospese le lezioni nei seguenti giorni:venerdì 2 e sabato 3 novembre 2012, venerdì 26 e sabato 27 aprile 2013.
“Indicando in 206 i giorni di attività per l’anno scolastico 2012/2013 – precisano gli uffici dell’assessorato regionale all’Istruzione – la Regione Toscana intende dare la possibilità alle istituzioni scolastiche di adattare le attività didattiche ed educative in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa di ciascun istituto, ed effettuare eventuali recuperi di giorni di didattica non svolti a causa di particolari eventi non prevedibili all’atto della stesura della deliberazione (calamità naturali, elezioni amministrative e/o politiche, referendum, emergenze sanitarie).