GAVORRANO – Lavoro, lotta sindacale, resistenza: tre parole che, nella zona delle Colline metallifere, hanno un denominatore comune: la miniera. Questo è uno dei motivi che ha portato l’Anpi, l’associazione partigiani, ad organizzare, in occasione della celebrazione dell’eccidio dei minatori di Niccioleta, un incontro nella sala congressi del parco minerario di Gavorrano. L’evento, che prevede due appuntamenti, uno il 19 maggio e l’altro il 9 di giugno, si intitola “Miniera e società, Niccioleta, memoria di una strage” ed è patrocinato dalla provincia di Grosseto e dai comuni di Massa Marittima, Gavorrano e Scarlino.
Il primo incontro, dal titolo “Scavare nella storia” vedrà gli interventi di Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso, e di Adolfo Turbanti, presidente Isgrec. Mentre l’altro, dal tema “Guerra ai civili”, si aprirà con la posa di una lapide commemorativa donata dall’Anpi, per poi proseguire con la presentazione del libro di Paolo Pezzino “Storie di guerra civile. L’eccidio di Niccioleta”. Il volume ricostruisce l’eccidio di Niccioleta, nel giugno 1944, quando, con gli alleati ormai alle porte, un battaglione tedesco composto perlopiù da volontari italiani trucidò 70 uomini. Il libro ripercorre anche la vicenda giudiziaria che, dopo la guerra, seguì alla strage. L’Ampi ha voluto ha voluto allargare il panorama dell’indagine cercando di ricostruire lo scenario umano della miniera e quello della comunità, divisa tra fascisti e antifascisti. Una riflessione che coinvolge anche la stretta attualità e vuole legare la memoria ai luoghi della Resistenza, che ancora è pulsante di vita e rappresenta tanta parte del nostro presente.