SCARLINO – Obiettivi vaghi e “mancanza di un programma di opere e servizi a sostegno del turismo” per questo il gruppo consiliare la Rinascita di Scarlino dice no alla tassa di soggiorno. Il sindaco Maurizio Bizzarri “conta di incassare circa 150.000 euro da questa tassa di scopo – affermano dalla Rinascita – se il Comune non la introduce è necessario reperirli da qualche altra parte nel bilancio di previsione 2012: da qui la richiesta in Consiglio alle opposizioni di andarseli a cercare in dieci giorni. Ma perché?” Si chiede la Rinascita di Scarlino: “Non si può dire che la mancata introduzione della tassa di soggiorno comporterà un ammanco in bilancio di 150.000 euro, semplicemente perché non può essere vero: se stiamo parlando di una vera tassa di scopo, la sua mancata introduzione comporta solamente il non raggiungimento dello scopo, tutto qua. E lo scopo ancora non è chiaro a nessuno. Perché lo scopo, concreto, tangibile, messo su carta, – sottolineano no – ad oggi non c’è.”
Il gruppo consiliare ribadisce poi la propria contrarietà all’introduzione della tassa: “Infierire con un balzello sulle strutture ricettive scarlinesi a stagione iniziata metterà a serio rischio il settore turistico del nostro territorio.” E tutto ciò, sottolineano “Nonostante il parere contrario del Panel di indirizzo dell’Osservatorio Turistico di Destinazione della Provincia di Grosseto”. La Rinascita di Scarlino chiede, in definitiva, di capire concretamente in cosa sarà investito il gettito derivante dall’introduzione dalla tassa di soggiorno perché “Con le provocazioni – concludono – non si va molto lontano.”