GROSSETO – L’originale progetto scientifico “La Musica perduta degli Etruschi” realizzato dalla Rete dei Musei di Maremma, è protagonista al Museo archeologico di Firenze venerdì 11 maggio, alle 17, con una conferenza spettacolo curata da Simona Rafanelli, etruscologa, direttore del Museo Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia e Stefano “Cocco” Cantini, sassofonista, direttore artistico del Grey Cat Jazz Festival.
“L’attenzione, riservata da parte della struttura museale di Firenze e di altre realtà, alla Musica perduta degli Etruschi – commenta Cinzia Tacconi,assessore alla Cultura della Provincia di Grosseto – è un importante riconoscimento del lavoro svolto dalla Rete museale. Un lavoro portato avanti negli anni con impegno e competenza, fatto da idee e progetti che evidentemente stanno funzionando. Negli 8 incontri in provincia di Grosseto abbiamo registrato una media di oltre 50 partecipanti alla volta. E adesso abbiamo la possibilità di sperimentare fuori provincia l’efficacia del progetto, al quale, tra l’altro, la Regione Toscana ha deciso di assegnare un finanziamento aggiuntivo”.
La Musica perduta degli Etruschi sarà di nuovo a Firenze sabato 19 maggio, alle 15 e 30 alla Fiera Art & Tourism, Fortezza Da Basso, Padiglione Polveriera. Inoltre sarà a Scansano venerdì 18 maggio, alle 17 e 30 al Museo Archeologico della Vite e del Vino, nell’ambito della Notte dei Musei.
“Il successo della Musica perduta degli Etruschi – aggiunge Cinzia Tacconi – è legato all’originale integrazione tra la storia degli Etruschi e la musica, diversi linguaggi artistici che si incontrano per lavorare insieme. E’ la prima volta che un artista del calibro di Cantini si occupa di questo argomento e i risultati dell’analisi sono davvero interessanti e del tutto nuovi”.
All’iniziativa al Museo archeologico di Firenze partecipano il direttore del Museo Carlotta Cianferoni, l’attrice Daniela Morozzi che recita alcuni brani di autori antichi. Modera Roberta Pieraccioli, coordinatore della Rete museale della Provincia di Grosseto.