PUNTONE – Lo scivolo della Fiumara del Puntone doveva essere terminato e invece i lavori non sono neppure iniziati. Questo, in sostanza, il pensiero di Antonino Vella, in una lettera aperta a Maurizio Bizzarri, sindaco di Scarlino. Vella ricorda come già durante l’ultima Consulta del mare aveva sollevato dubbi riguardo all’attuazione del programma. “Uno dei motivi per cui ritenevo poco sicuro l’adempimento ai vari punti era la mancanza, o la poca chiarezza, – sottolinea Vella – dei termini e delle scadenze per la definizione dei diversi argomenti. Gli unici punti con scadenze certe erano il 30 Aprile per la consegna dello scivolo della Fiumara con relative piattaforme per un importo pari a € 120.000.00 e le pompe di sollevamento in P.zza Dani e lungo la strada del porto entro il 31 maggio 2012.”
“Ad oggi – si legge nella lettera – non solo “la realizzazione a sua cura e spese (della Promomar) entro il 30 Aprile 2012, dei lavori di ripristino della piattaforma di alaggio e varo sita sulla sponda destra della Fiumara del Puntone non è stata consegnata, ma i lavori non sono neanche iniziati. Rimanendo alla convenzione, – continua Vella – si ricorda che “per il ritiro del permesso a costruire relativo alla piattaforma di alaggio” devono essere versati € 120.000.00 e si da l’autorizzazione al Comune al prelievo della stessa per portare a compimento l’opera in proprio e, in alternativa, al prelievo dello 0,4 x 1000 per ogni giorno di ritardo nella consegna dell’opera.”
“Vorrei sapere – afferma Vella – qual è lo stato dei fatti, ossia se la Promomar ha versato la fidejussione, se è stata chiesta una variante al progetto e, se sì, in che data, se l’Amministrazione ha verificato l’inadempienza di Promomar e se sono stati avviati gli atti conseguenti. Queste richieste – conclude – scaturiscono dall’avvicinarsi della stagione estiva e dal rischio di trovarsi ancora di fronte ad un’estate con serie difficoltà di alaggio, varo e stazionamento natanti se non, addirittura, ad una chiusura dell’unico scivolo pubblico (se si esclude il porto di Piombino) del Golfo di Follonica.”