RIBOLLA – La memoria come filo conduttore tra il passato, il presente e il futuro di una comunità. Il 4 maggio di Ribolla è anche questo e nel 58esimo anniversario della tragedia mineraria che costò la vita a 43 minatori, caduti nelle gallerie dopo l’esplosione del gas grisou, la comunità di quello che Bianciardi e Cassola definirono allora «un villaggio sperduto», ha voluto commemorare con una semplice e significativa cerimonia le vittime di quel drammatico episodio che cambiò per sempre la sua storia e la sua gente.
Due i momenti della cerimonia istituzionale: la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato al minatore nel centro del paese con la presenza delle autorità, dei cittadini e dei bambini delle scuole, e la visita al monumento ai caduti nella Tenuta Zonin con la celebrazione della messa solenne, officiata dal vescovo di Grosseto Monsignor Franco Agostinelli di fronte alla statua di Santa Barbara a Pozzo Camorra, luogo della tragedia del ’54.
A rappresentare la comunità di Ribolla il sindaco di Roccastrada Giancarlo Innocenti. «Noi – ha detto Innocenti – abbiamo sulle nostre spalle una pesante eredità: non dobbiamo dimenticare. È per questo che nel 2004 è nata la “Miniera a Memoria”, perché la memoria non è solo commemorazione, ma significa anche continuare a studiare quello che la tragedia ha rappresentato, un evento che segnò un’epoca».
Presente alla cerimonia anche l’assessore provinciale Fernando Pianigiani che ha portato il saluto del presidente Leonardo Marras e ha ricordato come nel ’54 quell’incidente avvenne anche per la mancanza di norme e di attenzione alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e come anche oggi a distanza di decenni si debba mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Anche la Cgil, con la camera territoriale di Grosseto e con quella della provincia di Foggia, hanno partecipato alla commemorazione: in rappresentanza delle due sezioni provinciali i segretari Lorenzo Centenari e Mara De Felici che durante il pomeriggio prenderanno parte al convegno promosso proprio dall’organizzazione sindacale e dedicato alla figura di Giuseppe Di Vittorio.
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