GAVORRANO – Via libera dal consiglio comunale al registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento, primo passo per quello che viene definito “testamento biologico”. Gavorrano è il primo comune della provincia di Grosseto ad adottare questo provvedimento. Nell’ultima seduta del consiglio infatti è stata approvata la mozione presentata dal consigliere Gabriele Barbi (nella foto) con la quale si chiedeva un impegno della giunta ad istituire un registro che raccolga le attestazioni dei soggetti residenti che hanno redatto le proprie dichiarazioni anticipate.
L’aula ha licenziato il documento con tutti voti favorevoli e una astensione.
«Finalmente il nostro territorio – osserva Barbi – sarà ricordato per essere andato incontro ad un’esigenza sempre più pressante: non sempre le scelte che “gli altri” fanno per noi corrispondono a quello che realmente desideriamo, anche se queste vengono fatte “per il nostro bene”».
«Per questi e per altri motivi – aggiunge Barbi –, alcuni ritengono auspicabile che tutti o comunque la maggior parte dei cittadini ricorra a questo strumento semplice e nello stesso tempo molto efficace, al fine di creare un ponte, un legame fra la persona alla fine della propria vita e chi si fa carico delle sue cure sanitarie, in maniera tale da creare un dialogo. Chi possiede questa convinzione, ritiene importante fare in modo che si diffonda sempre di più la cultura delle cure di fine vita sia nella popolazione che nella classe medica, utilizzando a questo scopo tutti gli strumenti possibili».
«Le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT) – conclude Barbi – sono uno di questi strumenti ed esprimono la loro validità anche come fattore di cambiamento a livello sociale: più persone compileranno le proprie DAT e più sarà forte il segnale, per le autorità e per l’ambiente sanitario, del fatto che il paziente non è un essere passivo e privo di capacità decisionale ma, al contrario, è una persona in grado di comprendere la propria situazione clinica, di elaborarla e di prendere decisioni in merito, se correttamente informata».