GROSSETO – Sarà il Sindaco Emilio Bonifazi, il prossimo 25 aprile, a tenere in piazza Dante l’orazione pubblica in occasione della Festa di Liberazione. La tradizionale celebrazione, promossa dal Comune di Grosseto, dalla Provincia di Grosseto, dall’ANPI d’intesa con la Prefettura di Grosseto, inizierà alle 9 al Cimitero di Sterpeto con la funzione religiosa e la deposizione della corona, per proseguire alle 10 alla Cittadella degli Studi con la deposizione della corona al monumento dei deportati, e a seguire al monumerto al partigiano in piazza della Libertà. Dalle 10,30 il corteo proseguirà alla volta del Parco della Rimembranza, per la deposizione della corona al monumento ai caduti e successivamente alle 11,15 alla lapide ai caduti partigiani al palazzo della Provincia.
Alle 11,30 in piazza Dante, dopo l’introduzione del presidente provinciale Anpi Nello Bracalari, è in programma l’intervento del Sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi.
«Il 25 aprile è una data carica di significati – si legge nell’orazione del sindaco Bonifazi – una festa di tutto il popolo italiano. Le celebrazioni possono, e devono essere, l’occasione per tutti per riflettere sull’attualità storica e politica dei valori che hanno caratterizzato la nascita della Repubblica. Non come mera ricostruzione storica sulle vicende del nostro paese, ma come occasione per definire insieme il percorso che l’Italia deve intraprendere per il futuro. La festa Nazionale del 25 aprile, sono convinto che rappresenti quindi una straordinaria occasione per meditare, tutti insieme, sui valori fondanti della nostra Italia, libera e unita, e sugli ideali condivisi da tutto il nostro popolo».
«Stiamo attraversando una fase di crisi economica pesantissima, che ha colpito duramente tutto il mondo e i cui effetti hanno ricadute sociali preoccupanti. Ma accanto alla crisi economica, c’è una crisi morale altrettanto pesante: gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un forte degrado di quei valori, di condivisione e di unità nazionale. La Costituzione, che ancora oggi ci guida, è il frutto invece del lavoro di uomini e donne che sapevano parlare tra di loro, capaci di affermare con forza e convinzione i valori in cui credevano ma anche di superare le proprie personali visioni per un interesse più alto. La Liberazione è stato il punto di partenza di un’Italia nuova, ispirata ai valori della democrazia, della libertà, della solidarietà, che oggi devono essere non soltanto ricordati, ma rinnovati quotidianamente con l’impegno di tutti».