GROSSETO – Bilancio negativo per le imprese artigiane toscane per il 2011, con ricavi a picco e una contrazione del fatturato in media pari al -10,2%. Questo quanto emerge dal rapporto di Unioncamere Toscana che sottolinea come tra le province in cui la crisi si è fatta più sentire c’è proprio quella di Grosseto, che perde il 14,1% rispetto all’anno precedente, peggio ha fatto solo Pistoia con il 14,3%.
Più in generale il settore che, a livello regionale, ha subito di più la crisi, è sicuramente quello dell’edilizia con un -15,6%, ma vanno male anche il manifatturiero, che fa registrare un -6,5%, il settore dei servizi (-8,7%), la metalmeccanica (-5,2%), la cantieristica (-9,7%), l’oreficeria (addirittura -11,5%) e il settore lapideo (-11%). Tiene la pelletteria (+0,8%) mentre perde terreno la moda (-4,8%) e la maglieria (-11,4%). Nel 2011 solo il 7,2% delle imprese artigiane regionali presenta incrementi di fatturato: mentre era il 18,7% nel 2010.Le aziende esportatrici vanno meglio di quelle non esportatrici; la contrazione del volume d’affari colpisce di più le imprese di minori dimensioni (fatturato -14,8% per quelle fino a tre addetti) rispetto alle più strutturate (nel manifatturiero e nei servizi, le imprese artigiane con oltre dieci addetti si stabilizzano a -0,1%).
Nel 2011 le cessazioni di impresa hanno superato le iscrizioni di 447 unità; gli organici aziendali si sono ridotti di circa tremila addetti nel 2011 (-1,3%) e del 6,8% negli ultimi tre anni, con una punta di -11,8% nell’edilizia. In calo anche le imprese che hanno deciso di investire: se nel 2010 erano il 17%, nell’anno appena trascorso sono state solo il 5,9%. Negative infine le aspettative per il primo semestre 2012, aggravate dalle difficoltà di accesso al credito.