ISOLA DEL GIGLIO – Entro il mese di giugno saranno ultimati gli accertamenti giudiziari sulla Costa Concordia, così da favorire “per ovvi motivi di sicurezza ambientale” la rapida rimozione del relitto. E’ l’impegno assunto oggi dalla procura di Grosseto, titolare dell’inchiesta sul naufragio della nave da crociera avvenuto la sera del 13 gennaio scorso a ridosso della costa dell’Isola del Giglio. L’impegno e’ stato assunto nel corso di una riunione convocata all’indomani dell’annuncio da parte della compagnia di navigazione di aver scelto la società incaricata di rimuovere il relitto e quindi di essere prossima alla stipula del contratto in tal senso. In un comunicato della Procura grossetana si dice che, nel corso della riunione, “è stata sottolineata l’assoluta necessità di dare inizio alle operazioni di rimozione sfruttando la stagione estiva”, e quindi entro i primi di luglio prossimo.
Il procuratore, Francesco Verusio, “nel prendere atto di tali determinazioni e nel condividere l’esigenza”, appunto per ragioni di sicurezza ambientale, di garantire una rapida rimozione della Costa Concordia, “si adopererà, per quanto di competenza” perché gli accertamenti giudiziari a bordo siano ultimati da qui a un paio di mesi. Al tempo stesso la Procura “auspica che le autorità amministrative, certamente consapevoli dell’urgenza di provvedere, garantiscano la medesima sollecitudine ed il medesimo impegno nel decidere in merito alle necessarie autorizzazioni”.
Il Presidente della Regione, Enrico Rossi, ha ribadito oggi la necessità che il recupero della nave resti in Toscana. “Sul recupero della Concordia non mollo – afferma Rossi – Chiedo due cose: la massima sicurezza per l’ambiente marino e la tutela degli interessi della Toscana, già danneggiata da questa tragedia. I lavori devono essere effettuati dalle nostre imprese nei porti toscani”
“La richiesta di far ricadere dei benefici sulla regione Toscana è doverosa, è doveroso da parte del presidente Rossi rivendicarla. Da parte degli organismi preposti devono essere valutate le possibili soluzioni”. Lo ha detto questo pomeriggio il commissario delegato per l’emergenza per il naufragio della Concordia, prefetto Franco Gabrielli, a margine dell’incontro con la popolazione di Isola del Giglio in cui sono state illustrate le modalità di rimozione del relitto. “Come ha ricordato lo stesso governatore – ha aggiunto – la priorità rimane quella della rimozione della nave ma ci sono i tempi per verificare tecnicamente in che porto italiano smantellare il relitto. Il primo risultato raggiunto é che la nave rimarrà in un porto italiano”.