GROSSETO – Michele Guidarini (nella foto), artista e graphic designer della provincia di Grosseto, sbarca a Berlino: giovedì 26 aprile, alle 19,30 è in programma la vernice della personale “Art is dead”, ospitata dalla Cell63 Art Gallery della capitale tedesca.
Classe 1981, Michele Guidarini è considerato un giovane talento italiano di riconosciuta personalità internazionale. In Italia ha esposto a Milano, Roma, Firenze, Perugia, Salerno ed all’estero a Parigi, Hong Kong, Vancouver. A Berlino le sue opere saranno visibili fino al 27 maggio.
La mostra Art is dead è un susseguirsi di primi piani “urlati e consumati” come li definisce Michele Guidarini. Immagini storiche dell’iconografia pop vengono aggredite dall’autore con graffiti e tatuaggi e trasformate in ipercontemporanee. “Non cerco di rassicurare chi guarda – spiega Michele Guidarini – uccido l’opera originale, la dissacro da una sacralità artefatta, la frantumo, creando un’altra sacralità tutta mia”.
La tecnica che utilizza è un mixed-media di penne, pennini, pennarelli su carta, spray e collage, passando per il tatuaggio su cotenna di maiale. Ispirato da sempre dall’opera di artisti del calibro di Bacon e Goya, Michele Guidarini ha iniziato ad appassionarsi al Pop Surrealism attratto dall’estetica accattivante e dall’impatto impatto visivo.
“Quest’arte fatta di colori brillanti e tratti decisi non è banale – dichiara Michele Guidarini – è lo specchio di noi artisti e del mondo che ci circonda. È specchio dell’anima, dell’amore e della sofferenza”.
Rolling Stone e Tattoo Life lo presentano come uno dei talenti emergenti di maggior valore in Italia, e diverse testate parlano di questo giovane artista che gioca con le forme e le icone, esprimendo amore e morte, tristezza ed euforia, dramma e comicità.
Oltre Rolling Stone e Tattoo Life, hanno scritto di lui Inside Art, Repubblica, L’Espresso, Special Café, Ziguline, Collater.al, Frizzi Frizzi, Enquire Mag, Marte Magazine.