FIRENZE – Anche la questura di Grosseto ha partecipato alla maxioperazione antidroga che ha portato all’arresto di 56 persone tra Livorno e Firenze con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti in Toscana da Tunisia, Francia e Olanda.
L’operazione, denominata ‘Dirty Call’, ha permesso alla polizia di sgominare una banda composta da 4 gruppi criminali dediti al traffico internazionale di droga. Sono stati 350 fra agenti della squadra mobile di Livorno e della squadra mobile di Firenze, supportati da un elicottero e dalla collaborazione delle questure di Bologna, Prato, Pisa, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Reggio Emilia, La Spezia, Arezzo, Grosseto e di personale del reparto prevenzione crimine toscana, che hanno eseguito le misure, con il coordinamento della procura della repubblica di Livorno. La droga arrivava dalla Francia, Tunisia e Paesi Bassi per poi smistarla a Livorno e a Firenze in una rete di spaccio che coinvolgeva tutti i quartieri. Ciascun ‘viaggio’ permetteva l’importazione di un quantitativo di cocaina da un minimo di 500 grammi ad un massimo di 1,5 chili. In particolare, si tratta dell’esecuzione di 40 ordinanze cautelari, emesse dal gip del tribunale di Firenze, e dal gip del tribunale di Livorno, e dell’esecuzione di 21 decreti di perquisizione personale-domiciliare, a carico di altrettanti indagati a piede libero.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi per i reati di: associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale, alla detenzione ed allo spaccio di stupefacente, spaccio continuato, in concorso, di stupefacenti del tipo cocaina ed eroina, nonché numerosi specifici reati quali rapina aggravata, porto e detenzione illegali di armi comuni da fuoco. Le indagini hanno dimostrato l’esistenza a Livorno di 3 gruppi criminali associati, e di un quarto, analogo, gruppo criminale operante a Firenze e Livorno, i cui componenti, strutturati piramidalmente, con un proprio vertice ed una precisa ripartizione di compiti, erano in stretti rapporti tra loro, dediti tutti all’approvvigionamento e smercio di cospicui quantitativi di eroina e cocaina. La droga proveniva dalla Tunisia, dai Paesi Bassi e dalla Francia, attraverso corrieri che la occultavano su automezzi, o, in ovuli, e veniva poi distribuita a Livorno e Firenze
I 4 gruppi criminali operavano su Livorno con una ripartizione di zone di competenza ‘elastica’. I vari gruppi reclutavano i propri spacciatori esclusivamente tra tunisini, provenienti specificamente dalla medesima città e quartiere di provenienza del boss dell’associazione. Questi venivano fatti entrare clandestinamente in Italia, anche attraverso viaggi dalla Francia fatti all’interno di container. Lo stupefacente veniva trattato, per lo spaccio al consumo, al prezzo medio di 90-100 euro al grammo per la cocaina, di 4-50 euro al grammo per l’eroina, con quantitativi minimi di spaccio che partivano da 5-10 grammi fino a 50-100 grammi per volta. Ai vertici dei 4 gruppi c’erano sempre immigrati tunisini, mentre tra i pusher operavano sia nordafricani che italiani. In alcune occasioni i malviventi facevano rapine e utilizzavano armi.