GAVORRANO – «L’amministrazione non ha compreso il valore di una mozione presentata ed eseguita in centinaia di altri Comuni in tutta Italia». Così Muriel Berretti (nella foto), presidente del circolo Pdl di Gavorrano, sulla scelta della maggioranza di votare contro in consiglio comunale alla mozione di sostegno ai due Marò detenuti in India.
Il documento era stato presentato dal capogruppo del centrodestra Jurij Di Massa: in aula la mozione non ha ottenuto il via libera dal consiglio. Contro ha votato compatta tutta la maggioranza.
«La mozione, – spiega Muriel Berretti – che si articolava su 4 punti, richiedeva di manifestare il sentimento di vicinanza del consiglio comunale e del nostro Comune ai militari italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone del Reggimento San Marco, attraverso l’esposizione di un vessillo sulla facciata del Palazzo comunale con la seguente scritta: “Rivogliamo i nostri Marò a casa. Viva l’Italia”. Ebbene, proprio su questo punto dapprima ci siamo sentiti dire che si trattava di una “pacchianata”, poi ci è stato chiesto chi avrebbe finanziato l’operazione – poiché il Comune non ha risorse neppure per comprare un tricolore – ed abbiamo rassicurato il capogruppo Giusti che ci saremmo offerti noi di comprare una bandiera e di farla stampare, poi è stata la volta delle perplessità sulla scritta, infine la cruda risposta: “non vogliamo impegnare il tricolore per una vicenda del genere, qualsiasi cosa ci venga scritta sopra”».
«Chiederci di modificare la scritta sul vessillo “Rivogliamo i nostri maro’ a casa. Viva l’Italia” con “per tutti i militari” – aggiunge la Berretti – sarebbe già stata una forzatura incomprensibile tuttavia accettabile, ma chiederci di eliminare del tutto il punto della mozione relativo all’esposizione della bandiera Italiana, unico segno continuativo e visibile da tutta la popolazione, avrebbe significato privare la mozione del suo stesso significato».
«Questa amministrazione votando contro – conclude la Berretti – si è rifiutata di esprimere la propria contrarietà alla privazione dei diritti umani, motivo di fondo della mozione stessa, ma cosa ancora più grave si è rifiutata di farlo poiché non voleva impegnare il tricolore a simbolo di quello che lo stesso rappresenta per tutti noi, veri, Italiani».