SCARLINO – La qualità dell’aria a Scarlino e a Follonica rispetta gli standard previsti dalla legge. Questo è quanto emerge dal quarto Report dell’Arpat relativo alla situazione nei due comuni per le emissioni della zona industriale del Casone nel 2011.
Le misurazioni sono state effettuate 24 ore su 24 a Follonica con il mezzo mobile di Arpat e la stazione fissa di Scarlino Energia e a Scarlino Scalo con la stazione fissa di Scarlino Energia. Ad oggi sono stati elaborati i risultati ottenuti fino al mese di dicembre 2011, mentre a maggio saranno diffusi i risultati conclusivi di un anno di indagine del mezzo mobile.
«L’analisi dei dati – dice Maurizio Bizzarri, sindaco di Scarlino – come tutti gli inquinanti abbiano rilevato tendenze che rispettano ampliamente le soglie previste dalla normativa vigente in materia di “protezione della salute umana”. Nello specifico il valore medio annuale del biossido di azoto raggiunge al massimo il 40% del valore limite (dato rilevato: 16ug/m3), il PM10 il 57% del valore limite e il PM2.5 il 56%. Per l’ozono, si misurano valori elevati soltanto nel periodo estivo, correlati ad irraggiamento e temperature alte, pur non evidenziando valori orari con casi di superamento della soglia; per il biossido di zolfo i valori misurati sono ampiamente sotto i limiti di legge in termini di numero di superamenti della soglia sia su media oraria che giornaliera, registrando infatti zero superamenti. Anche rispettando i limiti su base annua, il biossido di zolfo presenta alcuni episodi su base oraria significativi, pure se inferiori alle soglie normative».
Dal mese di luglio scorso poi non ci sono più state segnalzioni da parte dell’amministrazione comunale di Follonica ad Arpat sulla presenza di cattivi odori provenienti dall’area industriale come invece era avvenuto in passato.
«Nel 2011 – conclude Bizzarri – abbiamo avuto un buon livello di qualità dell’aria, con tutti gli standard rispettati, livello mantenuto con tutti gli impianti del Casone in attività. In futuro è necessario disporre di rilevatori 24 ore su 24 dei valori di biossido di zolfo e idrogeno solforato, per questo la Provincia e i Comuni di Scarlino e Follonica si stanno già operando per dotare il territorio di ulteriori stazioni fisse di monitoraggio. In qualità di Sindaco del comune sede della zona industriale più importante della Provincia di Grosseto, non posso che ringraziare Arpat per l’impegno e la puntualità con la quale fornisce dati e informa la popolazione. In ultimo, invito i cittadini a stare tranquilla ed avere fiducia nelle Istituzioni, al di là degli allarmismi ai quali oramai siamo abituati, e ribadisco l’importanza della zona del Casone per lo sviluppo e l’occupazione del nostro territorio».