a cura di Simone Pazzaglia
Oggi vi parlo di un libro che mi ha dato la spinta finale per un viaggio leggendario. Si intitola “Shantaram” ed è un romanzo basato sulla vita dell’autore, Gregory David Roberts.
È la storia di un latitante – incentrata sull’esperienza di Roberts – in fuga da un carcere Australiano e destinato a Bombay; un uomo che apre un piccolo ambulatorio gratuito in uno slum (baraccopoli) del terzo mondo, lavora per il principale boss della mafia di Bombay, rischia la vita svariate volte e opera come riciclatore di denaro sporco e come “soldato di strada”.
Si ritrova ben presto arruolato per combattere nell’Afghanistan contro i Russi e si guadagna il soprannome di Shantaram, che in lingua marathi significa “uomo di pace”.
Dopo aver letto questo libro mi sono deciso, erano anni che pensavo all’India e mi ci voleva probabilmente la spinta di un buon romanzo per decidere una volta per tutte.
L’ho fatta insieme a un amico, on the road, qualche migliaio di chilometri in macchina su strade simili ai nostri sterrati di campagna, dal Rajastan fino alle sponde del Gange, a Varanasi la città sacra per eccellenza.
Come direbbe questo autore:
“Se il fato non ti fa ridere vuol dire che non hai capito la barzelletta”.
Se deciderete di leggere questo libro tenetevi pronti a mettere del sale nella vostra vita e magari vi ritroverete zaino in spalla pronti a partire per quell’avventura che tenete chiusa e dimenticata nel cassetto.
Vi voglio poi parlare di un giovane autore di nome Michele Ponte. Un’altra lettura interessante che ho fatto giusto la scorsa settimana.
Ha scritto un libro dal titolo “Confessioni di uno psicopatico” che è una vera e propria chiacchierata a tu per tu con il lettore. Ti senti tirato dentro. Dentro a una specie di pazzia non tanto lontana, quasi familiare, e le parole che usa hanno la capacità di tenere inchiodati in un cervello che pensa, vede, ragiona sulle cose e fa giri da pazzi come su una giostra scricchiolante. E poi c’è la Polonia. Mi piacciono i libri che parlano della Polonia. Ultimamente credo di aver creato un legame Karmico con la Polonia…
Non si parla di serial-killer ma si seguono i pensieri di Luigi Trampoli, ragazzo in cui chiunque potrebbe specchiarsi e ritrovarsi.
Un ragazzo che può risultare inizialmente spocchioso, si rivolge spesso al lettore in maniera diretta, decisa, quasi deridendo, ma si finisce per affezionarsi a questa “psicopatia”.
Ponte pur avendo una scrittura semplice e veloce ha la capacità di raccontare aneddoti di una genialità unica che suscitano molteplici emozioni.
Scopritelo, annusatelo, non fatevelo scappare.
Il secondo autore si chiama Maurizio Cometto, piemontese, spesso viene erroneamente accostato alla letteratura horror ma invece è a tutti gli effetti uno scrittore di genere “fantastico”, anzi probabilmente è una delle migliori penne italiane di questo genere. Ero rimasto piacevolmente sorpreso dal suo precedente libro “Il costruttore di biciclette” e devo dire che è riuscito a superarsi con “L’incrinarsi di una persistenza”. Cometto ha una scrittura precisa, intrigante, che scorre veloce e tiene con il fiato sospeso in una trama che cattura e stupisce. Sono otto racconti in cui l’autore narra il passaggio dell’uomo dalla vita alla morte, soffermandosi in alcuni casi su quel momento di limbo dell’essere. Questo stato di sospensione dell’esistenza si nota in special modo nel racconto che da il nome al libro dove la persistenza del protagonista non è del tutto incrinata e sente, vive, si muove, prova sensazioni ancora del tutto umane. Ecco infine che Cometto si ripropone con “Cambio di Stagione” una vera e propria perla nel suo genere. Una Torino di fabbriche ormai colpite dalla crisi, una Torino cupa, misteriosa. Un impiegato con una vita normale, due gatti, una vita come tante, fatta di letture e pochi amici fino a che arrivano le crepe con metropolitane fantasma, zone oscure nel cervello e orrori sepolti. La storia di un’invasione nella vita di un uomo, della sua città, del mondo intero, tutto sembra cadere nel panico più totale. Un cambiamento che è forse l’avvento di una nuova stagione della vita o forse l’avvento di una vera e propria follia. Un consiglio spassionato, per gli amanti del fantastico e non, cercate Maurizio Cometto e vi accorgerete che è davvero un gran bel leggere.
Un altro consiglio, arriva l’Estate, si va al mare e ogni tanto si legge qualcosa, bene, non comprate le solite menate che vengono riproposte puntualmente nelle vetrine delle librerie o sui banchi della Coop per i lettori privi di immaginazione…provate a cercare un libro, magari poco sponsorizzato, magari non di una grande casa editrice e magari non di un calciatore, di un attore, del politico di turno o di un presentatore televisivo…