FIRENZE – Sono già 6.500 i giovani toscani coinvolti nel progetto Giovanisì, voluto dalla Regione Toscana per favorire e sostenere l’autonomia dei giovani offrendo loro una vasta gamma di opportunità nell’ambito del lavoro, dell’istruzione, della crescita civile e culturale.
A meno di un anno di distanza dal suo varo sono state attivate azioni in tutti gli ambiti che erano stati previsti: sono, per esempio, ben 1.515 i tirocinanti per la prima volta retribuiti, 2.000 i giovani che frequentano il servizio civile regionale, 1.500 i giovani che sono usciti dalla casa dei genitori grazie al contributo per l’affitto, e ancora 281 quelli che hanno attivato un’impresa, 634 quelli che apriranno un’azienda agricola. Infine 500 sono i giovani che usufruiscono di borse di studio per completare la formazione all’estero.
I dati sono stati presentati oggi a Firenze in apertura dell’incontro con il commissario europeo Laszlo Andor. Un’occasione di altissimo livello che ha permesso di proporre uno sguardo d’insieme tra le politiche europee e quelle della Regione Toscana sui giovani.
Davanti al responsabile dell’occupazione, degli affari sociali e dell’integrazione della Ue, il presidente Rossi ha evidenziato i primi, significativi passi del progetto, cui la Regione ha deciso di destinare, importanti risorse (oltre 300 milioni di euro). “Giovanisì – ha evidenziato Rossi – non ha la pretesa di risolvere i problemi delle nuove generazioni, ma si pone l’obiettivo di offrire loro diverse opportunità per realizzare i loro progetti. Oggi più che mai la Toscana ha bisogno di correre più velocemente e in questo senso sarà decisivo il contributo di giovani che, grazie anche a queste azioni, possano rendersi più autonomi, più attivi, più dinamici, più presenti nella vita sociale e economica”. A proposito dell’incontro con il commissario europeo, Rossi ha evidenziato l’importanza della sua presenza a Firenze, a “validare la nostra iniziativa sui giovani”: “Con lui – ha poi aggiunto – abbiamo condiviso l’idea che il Fondo sociale europeo debba essere impiegato sempre di più per esperienze di formazione e lavoro a favore dei giovani”.