CARLINO – Sulla crisi occupazionale che sta interessando il porto del Puntone prende una posizione netta il gruppo consiliare “La Rinascita di Scarlino” che chiede a Marina Mangement di cambiare strategia e di rinunciare ai licenziamenti.
«Occorre – si legge nella nota della Rinascita – ora che Marina Management rinunci al proposito dei licenziamenti, che sono del tutto ingiustificati, e collabori a una soluzione concordata dei problemi. Atteggiamenti intransigenti non sarebbero compresi».
Per La Rinascita infatti questa nuova impostazione decisa da Marina Manement sarebbe in contrasto con gli obiettivi che l’azienda aveva presentato a giugno 2011 quando contava 66 dipendenti full-time. «ora invece si vorrebbe mandare a casa un’ulteriore quota dei 47 dipendenti rimasti. Il rilancio del Porto non si ottiene con il taglio del personale, si deve invece partire dalla soluzione dei problemi finanziari e commerciali esistenti e su questo l’impegno dei lavoratori non mancherà».
L’appello lanciato dalla Rinascita è per l’amministrazione comunale. «Invitiamo inoltre i nostri Amministratori a intervenire con più decisione a difesa dell’occupazione che è, in definitiva, la difesa complessiva di questa struttura e che è, per Scarlino, il suggello dello sviluppo turistico del nostro territorio. Gli strumenti per intervenire al Comune non mancano, basterebbe applicare le indicazioni dell’ultima convenzione firmata con la Società del Porto pochi giorni fa: questo patto impegna chiaramente la Società al mantenimento degli attuali livelli occupazionali con la finalità di incrementarli per il futuro».
«Se l’Amministrazione non fosse in grado di far rispettare la convenzione appena firmata nella sua parte più importante, quella occupazionale, per la quale anche il nostro gruppo consiliare si era responsabilmente astenuto, dubiteremmo fortemente sulla futura efficacia di questo protocollo. Ricordiamo infine al Comune che il Porto è stato realizzato anche con contributi economici pubblici, e questo vincolo morale e formale della Società del Porto verso la Comunità non può essere trascurato».