PIAN D’ALMA – Dai primi di marzo sono iniziati i lavori alla condotta idrica di Pian d’Alma. Quest’opera, finanziata dalla Provincia di Grosseto con risorse della Regione, rappresenta il completamento del grande invaso di Pian d’Alma, costruito nel 2010, per una capienza di circa 100 mila metri cubi di acqua.
Il lago di Pian d’Alma resta così a servizio, oltre che per antincendio boschivo e per l’abbeveramento faunistico, per l’irrigazione agricola della zona, che si realizzerà con la costruzione di laghetti poderali collegati all’invaso principale attraverso un sistema di condotta idrica interrata.
Dopo l’ipotesi iniziale che prevedeva una condotta in pressione, su suggerimento dei concessionari di Pian d’Alma e su sollecitazione della Provincia di Grosseto, il Comune ha esplorato la possibilità di costruire una condotta per caduta, con conseguente risparmio delle spese di gestione.
I lavori affidati al vincitore della gara di appalto, ditta Banini, sono iniziati e stanno procedendo dal lago verso la strada provinciale, per terminare nei pressi dell’incrocio di Cala Violina. La condotta, di circa 7 chilometri, servirà al momento sei laghetti poderali, ma in futuro ne sono previsti un maggior numero, per servire tutta l’agricoltura della zona di Pian d’Alma e al tempo stesso per limitare l’ingressione del cuneo salino dal mare nella falda freatica, che comporterebbe gravi danni alle colture.
Contemporaneamente alla costruzione della condotta, sono iniziati anche i lavori da parte del Consorzio Bonifica Val di Cornia per la manutenzione e il ripristino degli argini del fiume Alma, così come promesso dal direttore del Consorzio Alessandro Fabrizi, per un importo di 20 mila euro. I lavori rinforzeranno gli argini in una zona del percorso del fiume in prossimità di un ansa, indebolita dallo scorrere del fiume nel corso degli anni.
«Entro il mese di giugno saranno completati i lavori per la condotta idrica ed a seguire inizieranno quelli per la costruzione dei laghetti poderali, tutto questo per dare un aiuto concreto – osserva il Presidente delle Bandite di Scarlino Maurizio Bizzarri – ad una delle zone agricole più importanti della zona, in attesa che si ricordi di piovere, visto la lunga siccità che quest’inverno c’è stata in Maremma e in tutta la Toscana , che preoccupa molto l’intero comparto agricolo».