GROSSETO – «Il parere deliberato dalla giunta regionale toscana destinato alla commissione nazionale per la Via – chiarisce il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras – è un passo in avanti importante perché mette in fila tutte le questioni aperte rispetto alla realizzazione del corridoio tirrenico.
Il fatto, poi, che la Regione chieda a Sat di predisporre un progetto che preveda il passaggio alle spalle del massiccio calcareo di Orbetello per compararlo con quello proposto dalla società, costituisce nella sostanza una dichiarazione di preferenza per la soluzione che non danneggi l’area costiera, delicata sotto il profilo urbanistico e paesistico.
A questo punto – conclude Marras – il ministero dell’Ambiente e il Governo hanno tutti gli elementi per chiedere a Sat un’unica progettazione definitiva del corridoio tirrenico che preveda lo scavalco alle spalle del massiccio calcareo. Una soluzione che la Provincia ha lungamente meditato prima di chiederne l’attuazione, e che costituisce la quadratura del cerchio rispetto alla soluzione di molti problemi. Se scegliere questo tracciato del corridoio tirrenico dovesse significare attendere ancora sei mesi, questo pensiamo non sia un problema: è dal 1968 che questo territorio aspetta, siamo disponibili ad un supplemento di pazienza purché si facciano le cose con coscienza».
Anche l’onorevole del Partito Democratico Luca Sani vede in modo positivo le scelte della Regione Toscana. «Con l’espressione del parere sulla Via relativa al tracciato del corridoio tirrenico – sottolinea l’onorevole Luca Sani, anche nella sua veste di coordinatore dell’esecutivo regionale Pd – la Regione Toscana ha compiuto una scelta determinante schierandosi accanto a Provincia di Grosseto e Livorno, ed Enti locali maremmani, coerente, tra l’altro, con le posizioni politiche assunte dal PD sul territorio. Progettazione unitaria, bypassare alle spalle il massiccio calcareo di Orbetello, ridurre il pedaggio per pendolari e residenti, e realizzare un’adeguata viabilità complanare, d’altra parte, sono punti qualificanti della risoluzione che ho presentato in Commissione trasporti insieme a Silvia Velo e a un gruppo di parlamentari toscani.
Ora il Governo Monti ha due atti paralleli e concomitanti rispetto ai quali è opportuno prenda una decisione chiara, in modo da accelerare la realizzazione del corridoio tirrenico. Attendere altri sei mesi per avere una progettazione unitaria che risolva i problemi urbanistici e d’impatto ambientale, in questo senso, rappresenterebbe una velocizzazione della procedura e non viceversa. Nel caso in cui si decidesse altrimenti, infatti, fra le altre conseguenze, ci sarebbe anche quella di esporsi a legittimi ricorsi amministrativi».