GROSSETO – Un seminario, rivolto in particolare agli operatori della salute mentale, ma aperto anche ai non addetti ai lavori, dedicato alla presa in carico dei migranti con problemi psichici.
Organizzato dal centro di promozione per la salute “Franco Basaglia”, per conto della Regione Toscana, in collaborazione con la Asl 9 di Grosseto e la Asl 8 di Arezzo, ha l’obiettivo di fare il punto sulle strategie di cura e di presa in carico dei problemi di salute mentale dei migranti.
Come spiega il responsabile del Dipartimento di Salute mentale della Asl 9, Giuseppe Cardamone, “si tratta di un’iniziativa cui partecipano esperti della materia di livello nazionale, che si confronteranno sui modelli di intervento più innovativi e ritenuti efficaci per tutelare la salute mentale delle popolazioni migranti. In particolare sarà effettuata una ricognizione critica su come potenziare i fattori protettivi e preventivi rispetto all’emergenza di sofferenze emotive sempre più diffuse.
Si è sentito la necessità di organizzare il corso e di formare i nostri operatori – aggiunge Cardamone – dal momento che dobbiamo essere pronti a fronteggiare adeguatamente un accesso sempre più numeroso di persone con problemi di salute mentale, provenienti da vari Paesi, anche nei nostri servizi territoriali”.
In occasione del corso, infatti, in particolare nella relazione di Daniel De Wet, prevista intorno alle 15, verranno presentati i dati regionali e locali relativi all’accesso ai servizi da parte delle popolazioni migranti.
Questo il programma del corso:
9 – saluti a cura del direttore generale della Asl 9, Fausto Mariotti, e del presidente del Centro Basaglia, Bruno Benigni;
9.30 – introduzione a cura del responsabile del Dipartimento di Salute mentale della Asl 9, Giuseppe Cardamone;
I sessione (moderatore Cesare Bondioli, del Centro “Basaglia”)
9.45 – “La salute dei migranti”, Aldo Morrone, direttore generale ospedale San Camillo di Roma;
10.15 – “I migranti in Toscana: un profilo sociologico e demografico”, Fabio Bracci, Università di Urbino; II sessione (moderatore Stefano Milano, direttore U.O. Psicologia, Asl 9)
11 – “Il modello sistemico pluralista nel lavoro con i migranti”, Cecilia Edelstein, presidente “Shinui”, Centro di consulenza sulla relazione, Bergamo;
11.30 – “Psicopatologia in corso di migrazione”, Salvatore Inglese, responsabile Modulo Psichiatria transculturale e di comunità, Dipartimento di salute mentale ASP di Catanzaro;
alle 12.15 – dibattito III sessione (moderatore Andrea Caneschi, responsabile Dipartimento di salute Mentale, Asl 10 Firenze);
14.30 – “La salute mentale dei migranti in Italia: un quadro di riferimento”, Giuseppe Cardamone, responsabile Dipartimento di Salute mentale, Asl 9;
15 – “L’accesso ai servizi della Regione Toscana: un profilo epidemiologico”, Daniel De Wet, della Direzione generale Diritti di cittadinanza e di coesione sociale della Regione Toscana; Francesco Bardicchia, psichiatra Dipartimento di salute mentale Asl 9; IV sessione (moderatore Roberto Leonetti, direttore Salute mentale infanzia e adolescenza, Asl 10 Firenze);
15.30 – “La babele relazionale: elementi critici per una clinica transculturale rivolta a minori e famiglie migranti”, Angela Manna, responsabile Salute mentale infanzia e adolescenza Asl 10 – Zona Mugello; Michela Da Prato, vicepresidente Associazione “Ce.R.I.S.C.” di Prato; alle 16 – “La presa in carico di rifugiati e vittime di torture”, Sergio Zorzetto, presidente Associazione “Ce.R.I.S.C.” di Prato;